ARTE E CREATIVITA'

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domenica, luglio 01, 2018

Al Whitney di New York in autunno : "Andy Warhol-From A to B and Back Again" una grande retrospettiva

Andy Warhol al Whitney di NYC.
 La prima retrospettiva in USA da trent’anni



Andy Warhol (1928–1987), Green Coca Cola Bottles, (1962).
 Acrylic, screenprint, and graphite pencil on canvas, 82 3/4 × 57 1/8 in. (210.2 × 145.1 cm).
Whitney Museum of American Art, New York; purchase, with funds from the Friends of the Whitney Museum of American Art
© 2018 The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc. / Artists Rights Society (ARS), New York

Il prossimo autunno il Whitney di New York ospiterà una grande retrospettiva di Andy Warhol
E’ la prima in trent’anni dedicata al geniale artista da un museo americano.
Curata da Donna De Salvo (deputy director, senior curator, Whitney) e intitolata “Andy Warhol-From A to B and Back Again”, la mostra aprirà i battenti il 12 novembre e proseguirà fino al 31 marzo del 2019 raccontando, attraverso un percorso lungo oltre 350 opere, quarant’anni di carriera del padre della pop art.

Lo spazio espositivo occuperà quasi per intero l’edificio realizzato da Renzo Piano all’ombra dell’Highline. E dopo New York la rassegna si sposterà a San Francisco e a Chicago. “Lavoriamo all’organizzazione di questo evento da circa otto anni, ancora prima che il museo si trasferisse nella nuova sede nel distretto del Meatpacking”, ha spiegato il direttore del Whitney Adam Weinberg, sottolineando che una gestazione così  lunga è dovuta al fatto che per affrontare una simile impresa “occorre tanta conoscenza e tanto spazio”. L’esposizione si focalizzerà  sulla produzione degli anni ’70 e ’80.

Andy Warhol— From A to B and Back Again

Nov 12, 2018–Mar 31, 2019
Whitney Museum of American Art
99 Gansevoort Street
New York, NY 10014
(212) 570-3600
Open today: 10:30 am–10 pm
whitney.org

da http://www.artslife.com

mercoledì, febbraio 21, 2018

Cronaca di una inaugurazione a Bagheria.

Bagno di folla per Piero Montana e il sindaco Patrizio Cinque all‘inaugurazione del Centro d’arte e cultura di  via Mattarella.




 Presenti all’evento tutti e tre gli artisti invitati ad esporre alla mostra “Triade”. Puntualissimi Nuccio Squillaci, che veniva appositamente da Catania, e Giovanni Leto, mentre con un leggero ritardo è arrivata Filly Cusenza. Puntualissimi l’assessore alla Cultura Romina Aiello, il sindaco pentastellato, ed il presidente del Consiglio Domenico Maggiore. All’inaugurazione del Centro anche il nuovo responsabile della Biblioteca Comunale Enzo Scirè che ha portato con sé una lettera di ringraziamento per “il padrone di casa” per la sua recente donazione, 300 dvd e 200 libri di esoterismo, ormai acquisiti dalla biblioteca Francesco Scaduto e che possono dunque essere presi in prestito o semplicemente consultati dal pubblico richiedente.



Alla inaugurazione del suo Centro ha per primo preso la parola Montana, che in sintesi ha ricordato la sua storia. Quella di militante glbt, quella di operatore culturale, che l‘ha visto protagonista di tanti eventi  culturali che gli hanno dato anche fama nazionale. 
Tra le sue molte mostre Montana ha infatti citato “ Profilart. L’arte contro l’aids”.  “Moana Pozzi. Immagini della seduzione di una porno star” e poi ancora “ Immagini dell’Europride Parigi 97”, “W. C.”, la sua mostra choc sul mondo sommerso dell’omosessualità, e per finire ”Alister Crowley e il dio occulto” che Montana ha voluto ricordare visto i suoi attuali interessi per la magia bianca, rossa e nera. 



Montana ha dichiarato che con il suo Centro intende portare all’attenzione della città, eventi culturali avulsi da ogni logica mercantile affermando:
  "Non sono un bottegaio, un mercante d’arte, un gallerista, ma un poeta, un critico d’ arte ed un artista maledetto”. 
 I miei prossimi appuntamenti saranno anche con la storia esoterica della nostra città,  con la storia di una Bagheria come mai ve l’hanno raccontata.
 Poesia, arte, fotografia, storia, ecco i miei interessi culturali, a  cui intendo dare voce ed espressione nello spazio dei miei locali in via B. Mattarella."



Dopo aver ricordato di essere stato da sempre un liberale, un libertario, un radicale  e già in passato consulente di sindaci di destra e di sinistra per la realtà omosessuale della città di Bagheria,  ha dichiarato a sorpresa generale di essere a disposizione pure dell’amministrazione di Patrizio Cinque (M5S)  per una prosecuzione in città di lotte culturali finalizzate a debellare il pregiudizio antigay ed ogni forma di razzismo compreso ovviamente quello sessuale.

L’assessore alla cultura Romina Aiello, prendendo la parola dopo di lui con lieve ironia ha fatto notare come Montana, che ama soprattutto che siano altri a parlare di lui, abbia in effetti con il suo intervento abbondantemente parlato di sé.  E ha però sostenuto quanto siano preziosi personaggi come Montana che con spirito di mecenatismo aprono interessanti Centri culturali in Città.



Assai interessante e ben articolato l’intervento del sindaco Patrizio Cinque, il quale riguardo agli obiettivi di lotta del movimento glbt in Italia, ha  dichiarato di aver preso posizione favorevole riguardo al matrimonio egualitario  e si  è dato disponibile per una fattiva collaborazione con il Centro d’arte e Cultura “ Piero Montana”  che con coraggio propone operazioni artistiche interessate ad esposizioni di avanguardia come quelle proposte da Triade,  riguardanti l’arte materica, il neoinformale e la fiber art.



“Triade”, per  la qualità delle opere presentate è stata enormemente apprezzata da tutti.







domenica, novembre 12, 2017

lunedì, luglio 03, 2017

IL LATO “B”, DA BOCCASILE A MILO MANARA

Di Angiolo Bandinelli
Da “Il Foglio”, sabato 1 luglio 2017

Al Museo di Arte Contemporanea di Roma (MACRO) è in corso  un’ampia  antologica  di Milo Manara, disegnatore, illustratore ma, innanzitutto, celebre fumettista. Mi stava per scappare un “fumettaro” che meglio avrebbe espresso i miei sentimenti e (pre)giudizi, ma mi sono ripreso in tempo, “fumettaro” ha connotazione negativa. Manara è tra i fumettisti più quotati, viene  apprezzato  non solo per le tavole ma anche quale autore dei testi; insomma,  è un po’ anche romanziere o narratore o, meglio ancora, sceneggiatore. Il romanzo contemporaneo è tutto nell’intreccio, nel “plot”, diciamo nella sceneggiatura, sostenere che il fumetto è il romanzo degli illetterati può suonare offensivo ma qualcosa  di vero, bisogna ammetterlo, c’è. 
Da tempo l’immagine ha superato e soppiantato la parola, non solo nel fumetto;  non è sicuro  che  si tratti del trionfo della democrazia con l’accesso universale alla comunicazione  o non, invece,  del declino e morte populista della civiltà.  Quella che trionfa è – infatti –  un’immagine non più  da contemplare nella sua distaccata  “aura” artistica, ma ridotta a “segno”, a oggetto d’uso, anzi usa e getta. Dell’immagine d’arte si occupava il critico,  con  i  “segni” entra in scena  il semiologo.  Eco ha scritto  sul tema impervi saggi, c’è chi ha detto cose molto profonde sulla segnaletica stradale. Credo sia proprio in considerazione della diffusione sociale  del fumetto che si discetti tanto, oggi,  sul rapporto tra arte “alta” e arte “bassa”. Le vecchie barriere e divisioni sono cadute, diremo allora che tra Manzoni e, appunto, Manara non c’è differenza? La risposta ce l’ha fornita Dino Buzzati, autore di un grande romanzo di atmosfere kafkiane, “Il Deserto dei Tartari”, ma anche di fumetti raffinati, che traggono ispirazione dal mito classico di Orfeo ed Euridice, e sono densi di colti richiami a Salvator Dalì e  ad Andy Warhol.
Eppure proprio su questo fronte, della popolarità, Manara ha ricevuto una critica inaspettata. In occasione della mostra, la famigerata Azienda trasporti romana aveva pensato bene di commissionare all’artista quattro vignette, per vivacizzare i biglietti di viaggio. Magari pensando di invogliare gli utenti ad acquistarli, una pratica civica che a Roma è da sempre snobbata. Manara ha spiritosamente  reinterpretato  opere di artisti famosi, Klimt e Mucha, ma con l’accentuazione erotica di figure  femminili nude e  provocanti, lontane eredi della mitica Brigitte Bardot o della Barbarella interpretata da Jane Fonda. L’ultima dirigenza dell’Azienda, fresca di nomina, ha trovato inopportuna la scelta del tema e la sua realizzazione. Troppo tardi, i provocanti (o provocatori?) biglietti arriveranno anche in mano ai pellegrini che si recano a San Pietro per l’Angelus del Papa.
Dovendo salire sull’autobus, comprerò  - solo  per senso etico, il disservizio dei trasporti urbani è tale, a Roma,  che mi suggerirebbe di non farlo  -  questi inconsueti biglietti d’arte, e magari me li terrò  in  tasca come souvenir, ma  non amo la esibita chiave porno di Manara, come anche  il sottile e un po’ perverso erotismo di  Guido Crepax, non meno abile e famoso  disegnatore e fumettista. Trovo che l’interpretazione del corpo femminile e della sensualità sia, nell’uno come nell’altro, tendente al volgare, tanto accattivante quanto urtante. La volgarità non è necessariamente un dato negativo, né sul piano etico né su quello artistico, il nostro tempo può considerarla semplicemente un ingrediente dell’immaginario  sociologico:  anche in politica, la volgarità è un comportamento diffuso e necessario, con le sue regole quasi codificate, la sua specifica  grammatica. Manara osserva: “Il camionista non si attacca sul camion un quadro di Rauschenberg  o di Jasper Johns, si attacca una bella pin-up. Devo alle mie pin-up il fatto di poter ancora divertire, di essere vicino alla gente: militari, camionisti, carcerati…” . L’ impegno è lodevole,  ma non riesco a convincermi che la secolare storia dell’arte debba  accogliere tra i suoi capolavori  le pin-up del camionista. La faccenda può appartenere alle problematiche della sociologia, ma poco più. La storia dell’arte è anche, in buona parte, storia delle committenze, cioè delle classi dirigenti (Gramsci avrebbe parlato di “egemonia”). Qualcuno ha sostenuto che anche i cicli di affreschi di Giotto non erano, in fondo, che fumetti, raccontavano le storie sacre agli illetterati e analfabeti; vero, ma il loro era un linguaggio  comunque alto, le sue  norme erano dettate dai potenti, frati o laici che fossero, rientrava negli interessi del coltissimo ma sprezzante Dante. Oddio: ma allora Keith Haring dove lo inseriamo, cosa ne facciamo? La sua è arte “alta” o “bassa”? Stando a certe  astronomiche quotazioni di mercato la risposta sembra facile... E i cinquecento metri di William Kentridge sui muraglioni del Tevere?  Vedi un po’ che succede, ad evocare i “murales” di  Giotto...
La storia della volgarità sessuale contemporanea  - esercitata, naturalmente,  sul corpo della donna - ha tappe precise.  Difficile che qualcuno  oggi  ricordi il nome di Luigi - detto Gino - Boccasile  (1901 –  1952). Anche lui è stato un grafico, un  pubblicitario e pittore che ha lasciato una impronta, a suo modo geniale, nel panorama del disegno e della illustrazione  italiana del secolo scorso.  Non può essere qualificato come  fumettista, il fumetto era ancora confinato agli album per ragazzi. Nativo di Bari, Boccasile si trasferisce giovanissimo a Milano, per sopravvivere allestisce piccole vetrine dove espone con discreto successo statuine di figure contadine da lui modellate  e dipinte a mano:  presto scopre e si dedica all’arte pubblicitaria e subito impone uno stile personale e accattivante: le vetrine che espongono i suoi lavori sono affollate dalle signore che ne decretano il successo. Dopo un breve soggiorno in Argentina, rientra in Europa,  a Parigi  espone due quadri al Salon des Indépendants del 1932, quindi si sistema definitivamente a Milano.  Fonda una agenzia di pubblicità e collabora alla realizzazione grafica di riviste in voga,  tra cui l'”Illustrazione” e ”La Signorina Sette”,  di  periodici come “La Donna”, “ La Lettura”, “Bertoldo”, “Il Milione”, Illustra collane di libri per ragazzi, molte delle copertine dei famosi  "Romanzi della Palma",  dei "Romanzi di Cappa e Spada" o  del "Canzoniere della Radio" hanno la sua firma.
Boccasile si inserisce nella schiera dei grandi cartellonisti italiani del primo novecento,  da Cappiello a Dudovich  a Metlicovitz,  tra liberty e déco. L’erotismo liberty  proponeva un tipo di donna sensuale però sofisticata,  senza pesanti curve, quello déco lanciò addirittura una silhouette senza seno e  con  il  taglio dei capelli alla “maschietta” nato per le donne chiamate, durante la guerra, a sostituire gli uomini al lavoro: le spigliate telefoniste di tanti film hollywoodiani ora erano anche operaie in fabbrica. Boccasile compirà una vera rivoluzione anche stilistica  quando, tra il 1937 e il 1938,  sulle copertine della rivista “Le Grandi Firme” fondata e diretta dal famigerato Pitigrilli (Dino Segre) quindi  trasformata in rotocalco settimanale da Cesare Zavattini, lancerà  la “Signorina Grandi Firme”.  Proporrà un tipo di donna disinvolta e popolaresca, florida e procace, dai vestiti aderenti e con un lato B degno di Pippa Middleton, la sorella della principessa Kate  salita a notorietà mondiale per le eccezionali curve sfacciatamente esibite al matrimonio della sorella.
La donna di Boccasile non è una invenzione estemporanea,  è l'immagine che il fascismo  vuole  - con qualche attardata remora  dal moralismo ruralista e/o cattolico  - promuovere come modello nazionale. Va controcorrente in una società ancora contadina, aperta alla modernità solo presso le ancora esigue minoranze cittadine che frequentano la “Rinascente”, i grandi magazzini dal nome straordinario  inventato da D’Annunzio. Alle Olimpiadi di Berlino, un anno prima,  le atlete indossavano calzoncini a mezza coscia,  da educande. La fresca  immagine  che esce dalla matita di Boccasile trasuda  un erotismo  collettivo vago e  inconscio ma potente, le sue forme procaci sono innovative, pur se ancora  un po’ vittime di un controllo sociale nel quale hanno peso anche le massaie popolari che accompagnano i figli a ritirare la “befana fascista”.  E’  maliziosa, certo, però anche ingenua, figlia di mamma.
In qualche modo la  Signorina Grandi Firme  è  una interpretazione del “nazionalpopolare” che il regime cerca di costruire.  Il fascismo sta cambiando volto, siamo nella stagione dell’Impero e del  “consenso”,  solo pochi avvertono il dramma che si sa consumando nella guerra spagnola, e quei pochi languono nelle carceri del regime o sono espatriati. Nel  1937, in Francia,  vengono ammazzati da sicari Carlo e Nello Rosselli, le ignare “masse” italiche impazziscono per le procaci gonnelle di Boccasile.  E l’artista aderisce convintamente al regime.  Significativamente, nel 1938  è  tra i firmatari del Manifesto della razza. Scoppiata la guerra,  disegna  alcuni dei manifesti più famosi ed efficaci a sostegno della politica e dell’ideologia fascista,  con caricature ferocemente antiinglesi o antiamericane, o motti divenuti subito famosi, come il “tacete, il nemico vi ascolta” che incornicia il volto del militare inglese con la mano tesa dietro l’orecchio a carpire le chiacchiere dello “stratega da caffé” cui il manifesto si rivolge, o il crocifisso devastato dal militare,  sempre inglese, ma stavolta un “negro” dal volto bestiale.  Quando il  Duca d'Aosta, in Etiopia,  deve arrendersi, Boccasile gli dedica un manifesto , “Ritorneremo”. Nel 1942 pubblica una serie di dodici cartoline che illustrano le presunte atrocità dei bolscevichi  e le sofferenze del popolo russo oppresso dal regime comunista.  Dopo l'8 settembre 1943 aderisce alla Repubblica Sociale Italiana di cui cura i manifesti di propaganda, esaltando fino all’ultimo la fedeltà all'alleanza con la Germania: “nessuna pietà per traditori e ribelli”, “resistenza armata all'invasore anglo-americano, unico mezzo per riscattare l'onore dell'Italia infangato dal tradimento”.
Sembra che sia lo stesso Mussolini a volerlo al suo fianco. Si racconta che il disegnatore abbia lavorato fino all'ultimo, con i militi della SS italiana che montano  la guardia  alla stanza dove lui elabora i suoi  poster. Alla Liberazione, è incarcerato per collaborazionismo.  Assolto per non aver commesso reati, resta emarginato per qualche tempo. Ma la mano è sempre ferma e la  sensibilità sempre infallibile, riprende presto la sua attività soprattutto con la grafica pubblicitaria, cambiando un po’ lo stile. Produce  alcune cartoline per il nuovo MSI e per associazioni degli ex combattenti, ma dal 1947 i suoi cartelloni  invadono nuovamente i muri delle città: dal Formaggino Mio alla Lama Bolzano, dall'Amaro Ramazzotti alle moto Bianchi, e poi ancora il dentifricio Chlorodont, le calzature Zenith, la Riunione Adriatica di Sicurtà, lo Yogurth Yomo, i profumi Paglieri, lo shampoo Tricofilina. .. Se Boccasile adatta il suo stile alle esigenze del mercato, il mercato riconoscerà le sue intuizioni, il lato B della Signorina Grandi Firme riapparirà nelle adolescenti di Manara, in trasparente slip invece delle quasi pudiche gonnelle di Boccasile. La società di massa è trasversale, ieri era fondata sulle  ideologie, oggi su pulsioni analizzate con il linguaggio di Freud,  ma il subliminale ha sempre la stessa grammatica.  Piuttosto volgare, nell’uno come nell’altro caso.
Ovviamnte, non è il solo test da prendere in considerazione, ma la Signorina Grandi Firme ci dice quanto fosse differente il fascismo dagli altri due totalitarismi del tempo. Dell’arte propagandistica sovietica sappiamo abbastanza, il suo realismo operaista bandiva ogni erotismo, è da supporre che anche l’hitlerismo abbia nutrito una cultura analoga. II totalitarismo fascista era pieno di crepe, l’America restava, per gli italiani, un miraggio  segreto (anche per Boccasile, certamente ammiratore del coevo e grande illustratore, anche se castissimo, Norman Rockwell).

sabato, dicembre 10, 2016

Nella Giornata Internazionale dei Diritti una proposta di riflessione sul POLIAMORE

Cosa è POLIAMORE ?

“un neologismo che esprime il concetto di amori multipli. L’ideale di una relazione poliamorosa è di avere una relazione sentimentale e/o sessuale onesta con più partner nello stesso periodo.”

Per poliamore infatti si intende la pratica (o la possibilità) di avere più di una relazione intima, sessuale o affettiva per volta, con il consenso esplicito di tutti i partner attuali e potenziali. Un sinonimo di poliamore è “nonmonogamia etica”.

dal sito http://www.poliamore.org/


POLIAMORE a Fumetti

Non esistono ancora fumetti in italiano che parlino di temi poliamorosi, e quelli in inglese sono ancora pochi. 
La maggior parte di essi sono prodotti sul web, mentre in versione cartacea ci sono solo alcuni rari casi di fumetti o romanzi grafici tradizionali con personaggi secondari poliamorosi o con una “parentesi poli” in cui i personaggi si cimentano in relazioni atipiche.Qui di seguito alcuni fumetti tra i più conosciuti.

Fumetti con protagonisti poliamorosi

Niels & Gang

NIELStriadeletto

Un webcomic sulle peripezie di una triade un po’… particolare. Si tratta infatti di un boss della criminalità organizzata di origini danesi, il suo amante-complice e la moglie di quest’ultimo. Humon affronta temi come la discriminazione, le famiglie atipiche e le relazioni con grande intelligenza e leggerezza in questo webcomic dallo stile chibi e fresco che rende irresistibili i nostri tre anti-eroi e la loro cerchia di amici e arcinemici. Potete leggere una recensione del fumetto qui.

Poly in Pictures

PiPscrabbleDefinito dall’artista come “le digressioni visuali di una persona stilizzata sui 20 anni”, questo webcomic è realizzato disegnando degli omini stilizzati sopra a delle fotografie.Lo stile di questo fumetto è molto suggestivo e gli argomenti trattati sono diversi, dal poliamore all’ asessualità a tutto ciò che è queer e LGBT-friendly. Potete leggere una recensione del fumetto qui.

Kimchi Cuddles

kimchiUn webcomic queer che parla di Kimchi Tennessee e delle avventure sue e dei suoi amici nel mondo della nonmonogamia consensuale. Questo fumetto è molto più autobiografico e didascalico e usa il gergo poli molto più spesso, ad esempio, di Niels & Gang. Vengono spiegati concetti come la compersione e si parla molto spesso di “processing”, cioè la pratica di metabolizzare quello che sta succedendo nelle proprie relazioni, spesso insieme ai partner e stabilire “dove si è nella relazione”, una cosa che i poliamorosi d’oltreoceano fanno forse molto più di noi italiani.

Lucy Bellwood

LucyDetailIllustratrice e fumettista statunitense, Lucy ha realizzato solo questo fumetto di due pagine ispirato alla sua esperienza personale con il poliamore.
Lucy non è poliamorosa ma, forse proprio per questo, questo fumetto è interessante per vedere la prospettiva di una monogama che si mette in dubbio di fronte al mondo poli.
Con il suo permesso, abbiamo anche tradotto questo fumetto per voi. Qui invece la versione originale.

Strange Den

È un webcomic autobiografico con personaggi antropomorfi.

Spice

Un webcomic che parla dei membri di una quad e delle loro vicende familiari.

Fumetti non poliamorosi, ma con personaggi o sviluppi di trama poliamorosi

Fans

FAANSUn episodio di questo webcomic parla di una triade, con tanto di riferimenti ad Heinlein (v. sezione libri)Protagonisti: una ragazzaccia goth appassionata di bondage ma con un cuore d’oro, una piccola e dolce disegnatrice di cartoni animati giapponesi, scappata via dal Giappone, e il tipico studente di college americano di origini cristiane, convinto di essere Archie (v. sotto).

Questionable Content

questionable contentCome la definisce il suo autore Jeph Jacques, è “una strip che parla di relazioni romantiche, indie rock, piccoli robot, e dei problemi della gente”. La trama si sviluppa attorno ad un ragazzo, Marten, ed ai suoi amici. L’autore menziona per la prima volta il poliamore in questo episodio, e torna sull’ argomento a distanza di quasi 800 tavole  con quest’altro episodio.

Saturday Morning Breakfast Cereal

smbcAnche se non poliamoroso, SMBC fa spesso battute di stampo nonmonogamo e sex-positive nelle sue vignette, e vale certamente la pena di essere letto.
Alcuni esempi: qui e qui.

Girls With Slingshots

girls with slingshotsIl fumetto tratta la storia di due donne che iniziano una relazione monogama. Una è asessuale, e l’altra una bisessuale con un desiderio molto alto, e decidono di far diventare la loro relazione poliamorosa per gestire le frustrazioni dovute alle loro sessualità drammaticamente differenti. L’autrice, Danielle Corsetto, ammette di avere molta poca esperienza personale sia con l’asessualità che con il poliamore, ma fa un ottimo lavoro nel trattare alcune tematiche quali il sesso più sicuro, l’ageismo, la rappresentazione di diverse corporeità, il BDSM, le differenze nelle esperienze sessuali e e di come le disabilità (come sordità e cecità) influenzano le relazioni. Il periodo poliamoroso della storia inizia qui.  La storia poi ha una pausa per il contributo di artisti ospiti e poi riprende da qui.

Go Get a Roomie

gogetaroomieUno dei pochi fumetti con contenuto poli in europa, questo fumetto made in Brussels talvolta tratta di temi poli mentre la sua autrice Chloé C. disegna “le avventure selvaggie di una hippie ottimista che vive una vita piena di amore e gioia (e birra e sesso)”.

Dykes to watch out for

bechdelDella femminista Alison Bechdel (da cui il famoso test di Bechdel ha preso il nome) è spesso critico verso l’eteronormatività e ha un tono molto poly-friendly o, per lo meno, è contro la mononormatività.

Whom Gods Destroy

supermanpoliUn romanzo grafico del multiverso DC che presenta un mondo alternativo dove i nazisti sono ancora al potere e Superman rimane giovane grazie ai suoi poteri, mentre i due amori della sua vita, Lois Lane e Lana Lang, invecchiano. Quando l’avventura finisce, Superman dichiara alle due donne di amarle entrambe, e loro non solo di ricambiarlo, ma anche di amarsi tra loro, e tutti e tre decidono di coabitare insieme.

Life with Archie

ArchieÈ uno dei primi fumetti in cui vediamo un uomo frequentare due donne. Pubblicato dal 1958 al 1991, nel 2010 rivede la luce con i volumi Archie Marries Veronica/Archie Marries Betty.

Far Out West

keristaFumetto della comunità Kerista, una delle più importanti comunità americane dove a partire dal 1956 al 1991 si è sperimentato in ambito comunitario l’ideale poliamoroso. In alcune di queste tavole compare un personaggio chiamato Polly Morphus.

Love and Rockets

loveandrockets2Serie di fumetti dei fratelli Hernandez con una trama poli/bi accettante. (Qui la pagina su Love and Rockets su Wikipedia.)

Queen of wands

Fumetto in parte autobiografico e poly-friendly. Qui parla esplicitamente di poliamore.

Something Positive

Un raro caso in cui si ha un fumetto con protagonista un bambino a cui viene casualmente menzionato il termine “poly” da un adulto parlando del perché mandare cartoline di San Valentino a tutti i compagni di scuola, senza che questo sia l’argomento principale della conversazione, come se tutti sapessero di cosa si sta parlando e fosse una scelta come un’altra.

Bruno

L’accattivante Bruno ha avuto spesso delle derive poliamorose che inframmezzano la sua vita sognante e inconcludente.

Omaha the Cat Dancer

Fumetto erotico in cui i personaggi principali sono frequentemente o occasionalmente coinvolti in relazioni multiple.

ElfQuest

Altro fumetto in cui i personaggi principali sono spesso coinvolti in situazioni amorose con più partner.

Shade, The Changing Man

Fumetto della DC Comics in cui il protagonista, che dà nome al titolo, è coinvolto in una relazione con due donne, Kathy e Lenny.

Meme ed altri media

Dinosaur Comics

Strip umoristiche a immagini fisse e testo variabile.  In questo e quest’altro episodio parlano del poliamore, arrivando nel primo addirittura a citare The Ethical Slut.

LOLcats ed altri animali.

Meme creati dalla comunità web.

domenica, novembre 15, 2015

Disegni originali in omaggio a Parigi colpita al cuore il 13-11-2015

Disegno di Jean Jullien con la Tour Eiffel che forma il simbolo della pace condiviso più di 30.000 volte dopo gli attacchi.
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Peace for Paris 


Plantu, disegnatore del giornale francese  Le Monde, disegna la Tour Eiffel che getta un faro di luce sulla città di Parigi nel buio 
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13 et 14 NOVEMBRE 2015.(Le dessin Monde de ce samedi) 


Il disegnatore politico Arabo-Brasiliano Latuff rappresenta le vittime dell'attacco sotto la parte bianca della bandiera Francese con la parte rossa che gocciola sangue. 

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Le Dessin Du Jour: Paris Pleure Ses Morts - #fusillade 
In un altro disegno Latuff rappresenta un artiglio nero sulla Tour Eiffel
L'oscurità afferra Parigi .

Rabii Rammal disegna "Conquistatore Amore " con la Tour Eiffel che forma la A  di  "Amour."
L'amour vaincra. #Paris


Questo disegno mostra Parigi precipitare nel buio "dopo la giornata della gentilezza"-
 Dopo la giornata della gentilezza ... #fusillade #Paris 

venerdì, novembre 13, 2015

In edicola IL NUOVO MALE n.25 e festa a Frigolandia

Repubblica di Frigolandia
Care amiche e amici,
dopo cinque mesi di incredibili peripezie siamo finalmente riusciti a stampare e mandare in edicola il
n.25 de IL NUOVO MALE, con all’interno il n.254 di FRIGIDAIRE.

Ci raccomandiamo di cercarlo in edicola, comprarlo ed esaurirlo!

Vi ricordiamo inoltre che sabato 28 novembre si festeggerà a Frigolandia il “Thanksgiving Day”, giorno dell’accoglienza. La partecipazione è libera, per chi vuole soggiornare a Frigolandia è sufficiente sottoscrivere il Passaporto 2015 della Repubblica, anche all’arrivo, e avvisarci in anticipo.
Per altre informazioni consultate il nostro sito www.frigolandia.eu, scriveteci una mail a frigilandia@gmail.com, o telefonateci ai numeri 0742 90570 - 334 2657183.

Saluti da Frigolandia, Frigidaire e Il Nuovo Male




Repubblica di Frigolandia 
Località La Colonia/Montecerreto
06030 Giano dell’Umbria (PG) 
Telefono: 0742 90570
Cellulare: 334 2657183
Facebook:
Twitter:

mercoledì, giugno 17, 2015

In edicola IL NUOVO MALE n.24 con FRIGIDAIRE n.253, e appuntamenti in corso

Repubblica di Frigolandia, 17 giugno 2015

Care amiche e amici,
vi ricordiamo che è in edicola il n.24 di giugno de IL NUOVO MALE, al cui interno c’è anche lo speciale FRIGIDAIRE n.253. Non mancate di acquistarlo. Se non lo trovate in un’edicola cercatelo in un’altra.

Oggi più che mai è indispensabile il vostro sostegno alla nostra impresa, una delle pochissime voci davvero libere e indipendenti dell’editoria italiana.

Nell’ultima pagina troverete anche l’elenco degli straordinari regali originali previsti per tutti quelli che sottoscriveranno un abbonamento semplice (30 euro) o sostenitore (50 euro).

Per abbonarvi potete versare l’importo in uno dei seguenti modi:
1 - sul conto corrente postale n. 71802482,
intestato ad Associazione Repubblica di Frigolandia
Località La Colonia/Montecerreto, 06030 Giano dell’Umbria (PG)
2 - sul conto corrente bancario della Frigolandia s.r.l.,
codice IBAN: IT 18 P063 1538 3400 0000 0080451

Fatto il versamento, inviate una email con il nome e l’indirizzo completo a frigolettere@gmail.com

Le copie agli abbonati arrivano uno o due giorni dopo la stampa, spesso prima ancora dell’uscita in edicola.


Altri appuntamenti

Roma: al “Trabant Bar” in Piazzale Prenestino 26, questo giovedì 18 giugno alle ore 20.00 per l’inaugurazione della mostra a cura di Chiara Di Domenico “Da Frigidaire a Frigolandia, andata e ritorno” con Vincenzo SparagnaMaila Navarra e gli scrittori Peppe Fiore e Dario Morelli. L’esposizione sarà aperta fino al 30 luglio. Ingresso Libero.

Roma: saremo presenti al Festival “Crack! Fumetti Dirompenti” in Via Federico Delpino 187, dal 25 al 28 giugno, con un nostro spazio dove troverete le pubblicazioni storiche e quelle della nuova serie a prezzi speciali, e con un incontro con Vincenzo Sparagna e Saverio Montella per la presentazione del loro libro “Vita, imprese e avventure di Nonno Gramsci”, da poco uscito in libreria in Italia e in Spagna.

Pavia: è in corso la mostra a cura di Pia La Sala “Immagini in Frigidaire” fino al 12 luglio, presso l’”Osteria Letteraria Sottovento”, in Via Siro Comi 8, dove è possibile acquistare direttamente i nostri poster, opere originali, enciclopedie, riviste storiche e della nuova serie. Ingresso Libero.

Frigolandia: non mancate alla “Festa della Rivoluzione” l’11 luglio, in memoria della Presa della Bastiglia del 1789! Un’intera giornata da condividere, con musica, poesie, cibo, amicizia e libertà…
La partecipazione è libera, per chi vuole soggiornare a Frigolandia è sufficiente sottoscrivere il Passaporto 2015 della Repubblica, anche all’arrivo, e avvisarci in anticipo.


Per altre informazioni consultate il nostro sito www.frigolandia.eu, scriveteci una mail afrigilandia@gmail.com, o telefonateci ai numeri 0742 90570 - 334 2657183.

Saluti da Frigolandia, Frigidaire e Il Nuovo Male


Repubblica di Frigolandia 
Località La Colonia/Montecerreto
06030 Giano dell’Umbria (PG)
Telefono: 0742 90570
Cellulare: 334 2657183
Sitowww.frigolandia.eu
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martedì, gennaio 13, 2015

VIGNETTE (e vignettisti )

O VOI CHE INORRIDITE  guardando un VIDEO 
di un BAMBINO/Isis CHE SPARA A UN OSTAGGIO PER GIUSTIZIARLO ...
 VOI che... "Je suis Charlie"
cliccate su queste immagini 
e guardate cosa disegnava  Naji al-Ali  palestinese a Londra
         



 Può essere vignetta, cartoon,barzelletta, comica, allegra presa per il culo, o anche libello umoristico, ma non è satira
La satira, disegno, vignetta, testo o cartoon, e' quella cattiva, quella che più è feroce meglio è, quella che disturba le sensibilita' di tutti quelli che piglia di mira e anche quelle di quelli che leggono e/o guardano. 
Si riconosce senza ombra di dubbio perché è quella che indigna qualcuno, offende parecchi, fa storcere il naso ed esclamare "che volgarità", e strillare allo scandalo i benpensanti che si sentono presi per il culo: insomma fa incazzare tutti, proprio tutti,  ma... non ammazza nessuno.
 E neanche vuole, ammazzare, né vuole che altri ammazzino.

La SATIRA è antica quanto gli Etrusco/Falisci e già prima dei Romani "CASTIGA RIDENDO GLI STILI DI VITA" ( castigat ridendo mores) soprattutto dei potenti, perché non si montassero troppo la testa, per via del potere che avevano.

 Allora si chiamava Satura, SATYRA e quando era cantata come una poesia e recitata come pantomima diventava il FESCENNINO, in cui la gente si sbizzarriva a dire e fare di tutto e di più sopratutto dei potenti di turno, ma anche degli dei, oltre che di tutti quelli che occasionalmente aveva deciso di prender di mira coi suoi lazzi, anche molto volgari e personali.

 Queste pantomime con strofette cantate di pesante presa in giro avevano luogo nelle strade, nelle piazze e nei teatri, specialmente durante i Saturnali, quando le differenze di ceto sociale erano azzerate e liberi e schiavi, padroni e clienti, senatori e plebei erano azzerate e addirittura si scambiavano i ruoli in un  rituale liberatorio, sacro agli dei primigeni, con gran divertimento di molti, ma probabilmente anche molte arrabbiature di coloro che venivano presi di mira.

 Grandissimi poeti romani si sono cimentati nella satyra o satura, gente intellettuale, come Orazio, Ovidio e poi Terenzio e Giovenale, pare anche Petronio, detto l'arbitro dell'eleganza..

Insomma, tutta un'altra cosa rispetto a certi tipi di vignette.

AMg

sabato, settembre 06, 2014

in mostra "FRAMES DIRTY" dal 28 agosto a Helsinki

Touko Laaksonen presenta fumetti realizzati con lo stesso spirito senza vergogna o riserve per il quale è famoso Tom of Finland.

La mostra comprende artisti associati con la Tom of Finland Foundation tra cui Etienne, The Hun, Michael Kirwan, Jouni Lepistö, Joe Phillips, Benoît Prévot, Studio Splatter, Thor di Svezia e Bill Ward.
Tom of Finland (Touko Laaksonen, finlandese, 1920-1991), Untitled (Da Mike - "Nel Parco", Pt 1.), 1975, penna e inchiostro su carta, Tom of Finland Foundation Collezione Permanente, © 1975 Tom of Finland fondazione
Tom of Finland (Touko Laaksonen, finlandese, 1920-1991), Untitled (Da Mike - "Nel Parco", Pt 1.), 1975, penna e inchiostro su carta, Tom of Finland Foundation Collezione Permanente, © 1975 Tom of Finland Foundation


L'apertura è anche il lancio di un libro molto speciale come pubblicazione, Tom of Finland: Sarja Kuvia. ( cartoni animati)

Tom of Finland Foundation ha collaborato con l'editore per presentare i fumetti di Tom of Finland nel loro testo originale finlandese, con molte delle storie in stampa per la prima volta.

La mostra è organizzata in collaborazione con Tom of Finland Foundation , Tom of Finland Seura , The Arts Promotion Centro Finlandia , Museo finlandese del Fumetto e il Finlandese Comics Society

La Finlandese Comics Society è stata la prima organizzazione finlandese a onorare l'artista concedendogli il Puupäähattu nel 1990, il più prestigioso premio dei fumetti finlandesi.


La mostra è uno dei punti salienti del 29° Helsinki Comics Festival che quest'anno celebra gli artisti Queer e coincide con l'anno del 
40 ° anniversario della Seta .

altre info su Tom's blog