ARTE E CREATIVITA'

il gioco della mente e del corpo con la materia
per costruire
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per imparare
l'arte di vivere

martedì, gennaio 13, 2015

VIGNETTE (e vignettisti )

O VOI CHE INORRIDITE  guardando un VIDEO 
di un BAMBINO/Isis CHE SPARA A UN OSTAGGIO PER GIUSTIZIARLO ...
 VOI che... "Je suis Charlie"
cliccate su queste immagini 
e guardate cosa disegnava  Naji al-Ali  palestinese a Londra
         



 Può essere vignetta, cartoon,barzelletta, comica, allegra presa per il culo, o anche libello umoristico, ma non è satira
La satira, disegno, vignetta, testo o cartoon, e' quella cattiva, quella che più è feroce meglio è, quella che disturba le sensibilita' di tutti quelli che piglia di mira e anche quelle di quelli che leggono e/o guardano. 
Si riconosce senza ombra di dubbio perché è quella che indigna qualcuno, offende parecchi, fa storcere il naso ed esclamare "che volgarità", e strillare allo scandalo i benpensanti che si sentono presi per il culo: insomma fa incazzare tutti, proprio tutti,  ma... non ammazza nessuno.
 E neanche vuole, ammazzare, né vuole che altri ammazzino.

La SATIRA è antica quanto gli Etrusco/Falisci e già prima dei Romani "CASTIGA RIDENDO GLI STILI DI VITA" ( castigat ridendo mores) soprattutto dei potenti, perché non si montassero troppo la testa, per via del potere che avevano.

 Allora si chiamava Satura, SATYRA e quando era cantata come una poesia e recitata come pantomima diventava il FESCENNINO, in cui la gente si sbizzarriva a dire e fare di tutto e di più sopratutto dei potenti di turno, ma anche degli dei, oltre che di tutti quelli che occasionalmente aveva deciso di prender di mira coi suoi lazzi, anche molto volgari e personali.

 Queste pantomime con strofette cantate di pesante presa in giro avevano luogo nelle strade, nelle piazze e nei teatri, specialmente durante i Saturnali, quando le differenze di ceto sociale erano azzerate e liberi e schiavi, padroni e clienti, senatori e plebei erano azzerate e addirittura si scambiavano i ruoli in un  rituale liberatorio, sacro agli dei primigeni, con gran divertimento di molti, ma probabilmente anche molte arrabbiature di coloro che venivano presi di mira.

 Grandissimi poeti romani si sono cimentati nella satyra o satura, gente intellettuale, come Orazio, Ovidio e poi Terenzio e Giovenale, pare anche Petronio, detto l'arbitro dell'eleganza..

Insomma, tutta un'altra cosa rispetto a certi tipi di vignette.

AMg

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