ARTE E CREATIVITA'

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giovedì, dicembre 12, 2024

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI PIERO MONTANA “ERESIA E MAGIA NELL’OPERA EROTICA DI RANIERO ALLIATA DI PIETRATAGLIATA PRINCIPE DEL SACRO ROMANO IMPERO”


SABATO 14 DICEMBRE ALLE ORE 17,30

 CENTRO D’ARTE E CULTURA “PIERO MONTANA”

BAGHERIA (PA)



 Sabato 14 dicembre alle ore 17,30 nei locali del Centro d’Arte e Cultura “Piero Montana”, siti in via Bernardo Mattarella n 64 a Bagheria (Palermo) sarà presentato dal prof. Tommaso Romano il libro di Piero Montana "Eresia e magia nell’opera erotica di Raniero Alliata di Pietratagliata Principe del Sacro Romano Impero".

Se già dell’Alliata si avevano sue notizie biografiche nel libro "Il principe mago" di Ben Parodi riguardo alle sue incursioni nell’occulto (sedute spiritiche e trance medianiche), é invece alla produzione artistica, consistente per lo più in tempere, disegni e tecniche miste, che si viene a soffermare l’attenzione di Piero Montana, che non è alla sua prima esperienza per quanto riguarda una indagine accurata sul mondo della magia e del mistero, avendo già scritto dei libri a riguardo, nell’occuparsi, in particolar modo, degli elementi alchemici ed esoterici di Villa Palagonia.

Ebbene nelle opere pittoriche e grafiche dell’Alliata, pregne di un gioioso erotismo, Montana, in un’analisi assai dettagliata di esse, scopre un universo magico, completamente obliato ai giorni nostri, ma tuttavia ancora superstite nella cultura di Raniero Alliata, ultimo discendente di una delle famiglie più nobili di Sicilia, i cui primogeniti potevano vantarsi di portare il titolo regale di Principi del Sacro Romano Impero.

L’universo magico che l’autore del libro scopre nell’opera pittorica e grafica dell’Alliata non è solo il mondo di una magia rinascimentale, quella per intenderci di Cornelio Agrippa e Giordano Bruno, la cui magia matematica in tale opera è visibilmente preponderante, ma pure l’universo ancora più antico di una religione assai impregnata di mistero: quella gnostica.

Allo gnosticismo ed in particolare a quello cristiano, come ci dice lo storico delle religioni, Mircea Eliade, si deve infatti l’importanza che la figura dell’androgino aveva per una tale religione.

L’ artista Alliata nel concentrare tutta la sua attenzione su tale figura, diversamente da quanti altri prima di lui si erano occupati dell’androgino, riscopre in esso la sua fondamentale natura, mai prima d’ora rimarcata, quella propriamente magica, seppure già messa in evidenza nel Vangelo di Tommaso.

E’ infatti in questo Vangelo che Gesù rivolto ai suoi discepoli afferma (logion 106) che quando i due, il maschio e la femmina, saranno uno, questi avrà pure il potere con la sua volontà di spostare una montagna.

E’ solo da una pienezza d’essere che può infatti per gli gnostici traboccare tutta la sua energia. 

Avendo preso conoscenza di ciò l’Alliata verrà a popolare lo spazio della sua arte di soli corpi androgini.

Ma se l’androgino è solo un essere mitico, di cui al presente l’uomo non è che la testimonianza parziale e frammentaria, come attingere alla sua magia? 

La magia matematica di Bruno verrà in aiuto all’Alliata. La magia matematica infatti, essendo intermedia tra le cose mondane e quelle sovrannaturali, con i suoi numeri e le sue figure può rapportarci a queste in tutta la loro potenza.

Mediante il numero, considerato nella sua essenza pitagorica ossia qualitativa, il mago può infatti pervenire alla realtà che viene di fatto a costituire. Così che il numero cinque, composto dal primo numero pari il 2, considerato dai pitagorici, femmina, e dal primo numero dispari, il 3, considerato dagli stessi, maschio, essendo la mescolanza dei due generi, nella sua essenza può rapportarci al mitico androgino.

Del cinque tuttavia Agrippa, e con lui Bruno, dicono, che è un numero di non poca virtù, perché una maggiore virtù la si può riscontrare in una sua addizione o moltiplicazione per 2, che dà il 10, il numero universale, che viene a costituire tutti i numeri e le realtà che da loro derivano. 

L’Alliata pertanto nella sua arte non farà altro che rappresentare figurativamente la realtà di tali numeri androgini nonché delle loro addizioni o copule, ed ancora delle loro moltiplicazioni all’interno dello spazio di un’opera, che pertanto viene a configurarsi come base di un’operazione di alta magia.

L’androgino, secondo Montana, costituisce per l’Alliata sì il fine di un processo di individuazione mirato ad una completezza d’essere, ma pure essenzialmente mirato alle potenzialità magiche che da essa possono scaturire.

Le figure androgine di tutte le sue opere non sono pertanto, in base a tale interpretazione, che figure di un tale disegno magico, coltivato in un mondo, il nostro, in cui però con l’antica magia è scomparso l’anelito dell’uomo a superare le proprie condizionalità e i propri limiti.

A questa interpretazione strutturale delle opere dell’Alliata, Montana nel suo libro aggiunge altre considerazioni, che hanno però un unico denominatore comune, quello di considerare un errore grossolano venirsi a soffermare su una visione prettamente naturalistica delle figure ivi rappresentate.

Montana in tale suo libro piuttosto ribadisce che l’androgino raffigurato nei suoi dipinti dall’Alliata non va confuso con l’ermafrodito, che di esso sarebbe invece la caricatura.

In quanto figura mitica e non reale essa va vista come un modello metafisico della pienezza d’essere e della gioia, sentimento assai distinto dal piacere, che in tale pienezza si viene ad esprimere.

Per quanto infine riguarda l’aspetto prettamente artistico dell’opera dell’Alliata, Montana fa notare che, nella crisi dell’immagine dell’uomo che  caratterizza tanta figurazione moderna e contemporanea, la figura dell’androgino esente da ogni  deformazione e sfigurazione, è la sola che dell’essere umano propone invece l’immagine davvero integrale, quella di un uomo non più scisso, non più frammentato e solo in tale frammentazione del tutto deturpato.








giovedì, ottobre 17, 2024

inaugurazione mostra d’arte AD HOC - QUADRO ALTERNATIVO ALLA REIFICAZIONE DEL CONTEMPORANEO

 AD HOC

QUADRO ALTERNATIVO ALLA REIFICAZIONE DEL CONTEMPORANEO

SABATO 19 OTTOBRE ORE 17,30


CENTRO D’ARTE E CULTURA “PIERO MONTANA”

BAGHERIA


In occasione della presentazione da parte del professore Tomaso Romano del libro di Piero Montana "dall’Inespressionismo all’Arte bionica- Appunti di una visione ateologica dell’arte contemporanea”, nei locali del Centro d’Arte e Cultura “Piero Montana”, siti in via Bernardo Mattarella n 64 a Bagheria (PA), sarà pure presentata la mostra “Ad hoc-Quadro alternativo alla reificazione del contemporaneo”. 

Gli artisti espositori sono i seguenti: Nuccio Squillaci-Lillo Giuliana- Mario Liga, Giovanni Castiglia, Cinzia Farina, Marco Danese, Chicco Carrega, Filly Cusenza.

L’autore del libro, che è anche un gallerista ed un critico d’arte, con questa mostra intende offrire un’alternativa alle operazioni “artistiche” nell’ambito del desolante quadro generale proposto dalle ultime tendenze dell’arte contemporanea: l’Inespressionismo e l’Art Post-Human, da cui deriva l’attuale arte bionica e post-antropocene.

Tendenze artistiche che sono state oggetto di critica assai negativa nel saggio sopradetto.

Contro la condanna a morte dell’arte operata dalla sua attuale reificazione ossia dalla sua riduzione ad oggetto anonimo e seriale ed ancora ad oggetto tecnologico, derivante dallo sviluppo di un pensiero tecnico-scientifico, che oggi giunge alle sue estreme e nefaste conseguenze con l’invadere financo lo spazio dell’arte, Montana con questo suo ultimo libro ma pure con questa mostra allestita “ad hoc” propone invece una sua possibile nonché reale alternativa vitale.

Le opere infatti di questa mostra materialmente hanno radici non nelle cose fredde ed inanimate ma nella terra, unica e vera fonte di vita.

Una vita che prende corpo e si sviluppa nell’utero della donna ed è nutrita dal suo seno.

Una vita destinata a veleggiare nel mare aperto, ora tranquillo ora inquieto, dell’esistenza. Una vita dunque esistenzialmente illuminata da squarci di luce nel buio profondo che l’avvolge ma soprattutto illuminata dalla parola inaugurale ed incontaminata, che riposa nel grembo dell’Essere.


CENTRO D’ARTE E CULTURA “PIERO MONTANA”

CELL. 3886416109






martedì, novembre 14, 2023

Grande successo della mostra "Sensualità del segno"



Alla presenza del Sindaco di Bagheria, Filippo Tripoli, del Vicesindaco ed Assessore
alla Cultura, Daniele Vella, del consigliere comunale Antonella Insinga, di numerosi
artisti e di un folto pubblico si è svolta sabato 11 novembre alle ore 18 nei locali del
Centro d’Arte e Cultura “Piero Montana” l’inaugurazione della mostra “Sensualità
del segno” di Giuseppina Riggi.

Il discorso inaugurale è stato svolto da Piero Montana. E’ poi intervenuto l’
Assessore alla Cultura, Daniele Vella, che ha espresso in maniera assai interessante
delle oggettive considerazioni sulla materia pittorica e scultorea dell’opera della
Riggi, proponendo poi una più fattiva collaborazione tra il Centro d’Arte e Cultura
“Piero Montana, di cui ha molto apprezzato l’operato, e l’Amministrazione
Comunale di Bagheria.





Intervento di Piero Montana sulla mostra “Sensualità del segno” di Giuseppina Riggi
e calendario degli eventi artistici-culturali che saranno presentati nei locali del
Centro Montana nel 2024.


- Da sempre il Centro d’Arte e Cultura “Piero Montana” è impegnato a presentare nei
suoi locali, opere avanguardistiche inerenti al tema dell’eros.

Quelle che sono presentate in questa mostra di Giuseppina Riggi non vogliono
essere altro che un’espressione, sia pure molto soft, della dimensione erotica, ma
non per questo meno seducenti.

La Riggi con il suo linguaggio minimale costituito da semplici e brevi segni curvilinei
che richiamano le curve della formosità muliebre, penetra ugualmente in maniera
molto sottile nelle pieghe più recondite dell’immaginario erotico che viene espresso
nella sensualità e nel piacere dell’abbandono estatico.
Le opere in mostra, nell’essenzialità della loro personale cifra espressiva, hanno
pertanto connotazioni inerenti al campo della dimensione erogena.


Con “Sensualità del segno” il Centro Montana non presenta dunque alcuna
discontinuità con l’operato del suo precedente passato che forse ha avuto i suoi esiti
migliori con la creazione, ritenuta da alcuni provocatoria, di una Galleria dell’eros.

La mostra della Riggi si inserisce dunque in un progetto culturale il cui centro ha
avuto da sempre come tema dominante l’espressione pregnante dell’immaginario
erotico, da cui pure la nostra artista si lascia sedurre fino al punto di produrre delle
opere nel cui cuore è l’espressione del suo segno senza tuttavia esprimere alcuna
icona sessuale. I segni della nostra artista “vanno letti” solo come segnali ed
espressione di impulsi la cui origine è da ricercare nella sensualità da intendere
semplicemente come sensibilità dell’erogeno.

“Sensualità del segno” è di certo una mostra sperimentale i cui elementi sono
costituiti da indefinibili significanti non traducibili in significati con le relative icone
ma che rinviano al non dicibile, al sentimento intimo e segreto proprio dell’erotismo
da cui la Riggi nel suo personale linguaggio artistico mostra di essere attratta col
subirne la malia della forte seduzione.

Chi vuol saperne di più sull’opera di questa nostra artista legga il mio testo
“L’estetica del segno” che forse meglio focalizza, nell’analisi dei singoli segni del
tutto personali espressi dall’artista il rapporto tra questi con la materia dell’erogeno
ossia con la sensualità inevitabilmente votata al significante, al non dicibile.

A tutti i presenti annunciamo che il prossimo evento artistico sarà costituito dalla
mostra “Nuove astrazioni: Marco Danese, Agostino Tulumello”, tutta incentrata sul
tema luce-tenebra in Danese e la rete degli intrecci che costituisce il cuore
dell’opera in Tulumello. La mostra pure di carattere sperimentale sarà inaugurata
sempre nei locali di questo Centro il prossimo 9 dicembre.

Imminente è poi la presentazione del libro di poesie “C’è sempre un vento che soffia
sui germogli” di Angelo Abbate da parte del Professor Giuseppe Bagnasco,
Presidente dell’Associazione “Giacomo Giardina”. Questo libro di Abbate ha ricevuto
il Premio Poesia A.S.A.S. 2023 e sarà un onore presentarlo in questa sede.

Nel 2024 il Centro Montana avrà due donne come protagoniste. La prima sarà
Rosanna Balistreri che proporrà delle  "Discussioni sull'alchimia"
Saranno previsti 3 incontri per discutere su tre aspetti dell'alchimia. 
Il primo previsto per il 16 gennaio tratterà dell'alchimia nei suoi caratteri generali, 
la sua origine, la sua evoluzione e il suo procedimento.

Il secondo previsto per il 23 marzo riguarderà l'alchimia nell'arte e l'uso dei simboli.

L'ultimo sarà il 18 maggio, e in questo la Balistreri parlerà del processo alchemico
come cammino spirituale con i relativi collegamenti alla psicologia junghiana.

La seconda donna protagonista del Centro Montana sarà il critico d’arte Giovanna
Cavarretta
, che nel 2024 curerà degli eventi artistici per il Centro e che a partire dal
17 febbraio proporrà degli interventi sulla cosiddetta Arte Oggettiva. Spiegando
anzitutto cos’è l’Arte Oggettiva, e mettendo poi a confronto Questa con quella
Soggettiva. L’intervento si soffermerà in particolare sull’ Analisi del Salvator Mundi
di Leonardo da Vinci. Il 13 aprile il nostro critico d’arte ci parlerà dell’Arte come
espressione dei Mondi Superiori e farà dei riferimenti a Chagall e Van Gogh in
quanto artisti intuitivi. La Cavarretta concluderà i suoi interventi l’8 giugno
parlandoci dell’Arte come strumento di evoluzione spirituale e del suo intrinseco
rapporto col sentire inteso come sensibilità estetica.

Questo il calendario degli eventi culturali che saranno proposti al pubblico che segue
l’attività del Centro d’Arte e Cultura “Piero Montana” con la preghiera già a tutti i
presenti a questa mostra della Riggi di venirli ad ascoltare con attenzione.


Piero Montana.









sabato, dicembre 17, 2022

La Galleria della Tartaruga si è trasferita a Largo Somalia 50/a -INVITO MOSTRA: 18 dicembre - 9 gennaio 2023

 




E' lieta di invitarLa alla mostra collettiva
"Proposte per una collezione"
Dal 18 dicembre al 9 gennaio 2023
Vernissage: domenica 18 (10-13 e 16-19.30)

Opere di:

Tano Festa,  Giulio Turcato, , Luigi Montanarini, Renzo Vespignani, Giuseppe Santomaso, Cinzia Fiaschi, Sandro Trotti, Carmelo Fodaro, Alexander Jakhnagiev,  Minya Mikic, Carmelo Consoli, Otello Scatolini, Claudio Nicoli, Sigfrido Oliva, Pino Reggiani, Eduardo Palumbo, Enzo Tardia, Angelo Colagrossi, Bruno d’Arcevia, Viola Di Massimo, Franco Mulas, Pasquale Monaco.


Tano Festa


Giulio Turcato

venerdì, dicembre 18, 2020

Villa Palagonia Una decifrazione dell’incubo -Giovedi 24 dicemembre, nel Settimanale di Bagheria

 

Villa Palagonia

Una decifrazione dell’incubo

 

Comunicato stampa

 

Giovedi 24 dicemembre, vigilia di Natale, nel Settimanale di Bagheria uscirà un supplemento di 40 pagine costituito dal testo 

Villa Palagonia. Una decifrazione dell’incubo

tratto dall’ultimo capitolo del libro di Piero Montana BAGHERIA ESOTERICA.

 In questo scritto Montana attua una vera rivoluzione copernicana perché fondamentalmente la figura di Ferdinando Francesco Gravina, Principe di Palagonia, non è più vista e studiata con gli occhi della mentalità moderna, ma con quelli dell’epoca in cui visse il principe.

Mettendosi al posto del Gravina l’autore descrive il trauma che l’aristocratico principe doveva quotidianamente vivere innanzi alla crescente affermazione delle idee illuministe che non potevano mettere in discussione, in crisi l’esistenza del principe, che inscenava, in maniera apotropaica ed in anticipo con i tempi, con la sua villa dei mostri tutto un teatro della crudeltà che veniva a prefigurare. Se il principe di Palagonia non conobbe il Terrore rivoluzionario, tuttavia molto prima che esso venisse attuato ne diede un’immagine impressionante all’interno della sua villa.  

A riguardo lampante ci sembra la testimonianza di due viaggiatori stranieri, il conte de Borch e Patrick Brydone, il primo nelle Lettres sur la Sicile e Malta così scrisse riguardo a Villa Palagonia: 

<<Da questa porta la balaustra prosegue e forma una specie di forma di cavallo che termina nel Palazzo. Tutta  la parte alta della balaustra è ornata di idre simile all’idra di Lerna, senonché le teste variano continuamente di forma e di numero; la balaustra circonda un pozzo ed una fontana; guardando quei due oggetti si crede di essere stati trasportati nella stanza proibita di Barbablù; cento busti senza testa, cento teste staccate dal busto e sparse qua e là a caso farebbero di quel luogo un vero regno dell’orrore, una vera macelleria…>> 

 Certo in questa scena descritta da Borch manca qualcosa ma su essa già si proietta l’ombra dell’orribile marchingegno, l’ombra di quella ghigliottina che soprattutto il Terrore della Rivoluzione francese avrebbe alacremente azionato ed inarrestabilmente messo in opera.

Quando Patrick Brydone, che è stato il primo viaggiatore straniero a mettere piede a Villa Palagonia ci narra nella sua Lettera XXIV in Viaggio in Sicilia e Malta che <<Quasi tutte le camere (della Villa) hanno il pavimento fatto di lastre di marmo fine di diversi colori che sembrano tante lapidi tombali>> può mai immaginare che esse si riferissero alla sepoltura di tutti quei busti aristocratici senza testa, staccati dall’immaginaria ghigliottina del Gravina che aveva forti poteri propri dei più dotati sensitivi?

Identificato dall’autore  come l’iniziatore, finora ignoto, del pensiero controrivoluzionario (De Maistre, Bonald, Lamennais, Haller, Donoso Cortés), anche se il pensiero del principe, che detestava le  esemplificazioni chiarificatrici, care alla divulgazione enciclopedica illuminista, rigorosamente non fu mai espresso in parole o in scritti ma in un Liber Mutus ossia in un Libro di pietra,  Ferdinando Francesco Gravina giuniore viene dunque a ricoprire con lo scritto di Montana non più il posto dell’eccentrico, bizzarro e lunatico aristocratico, che finora gli era stato esclusivamente riconosciuto, bensì un posto di primo piano nell’ambito di una cultura europea a cui solo oggi si incomincia a guardare con rinnovato interesse.

Fortemente critiche infine sono le posizioni del saggista riguardo alla psichiatria che, senza mai averne conosciuto la persona ugualmente ha voluto far del Principe un malato, un alienato. Infatti non considerando la realtà simbolica dei mostri di Villa Palagonia Emil Krapelin, uno dei padri della moderna psichiatria, interessandosi ad essi ne rilevò l’affinità con i disegni dei catatonici esemplificandoli in una fotografia inserita nel primo volume del suo trattato di Psichiatria. Per Montana il fatto che i catatonici assumano sembianze di statue, con una immobilità, inespressività, inacessibilità davvero alienante nulla ha a che fare con la vera personalità del nostro principe, che in vita anche da molti viaggiatori stranieri fu ritenuto sano di mente.

Risibile se non assurda viene considerata dall’autore poi la strana diagnosi di due psichiatri amburghesi, che pur non avendo visto il ritratto del principe, che ci mostra una figura aristocratica affilata, smunta ma per niente brutta, vengono ad ipotizzare una patologia psicotica del Palagonia che lo avrebbe portato a esorcizzare il complesso della sua bruttezza, circondandosi addirittura di <<amici turpi>> quanto lui.

Più ci si addentra nella modernità tanto più vengono stravolti la figura e il pensiero del nostro principe.

Un esempio? Ecco cosa scrive Leonardo Sciascia nella sua introduzione al brutto libro fotografico di Ferdinando Scianna La villa dei mostri: <<… Ma da quale stato d’animo, da quale coscienza, esperienza e cultura sorse questa specie di campo di annientamento (Villa Palagonia, sic!) in cui don Ferdinando Francesco Gravina eleggeva di passare i suoi anni dal 1847 al1789, i più luminosi del secolo (sic.1), gli anni della maturità di Voltaire e Diderot, dell’Enciclopedia, quello di cui Talleyrand dirà che mai sapranno cosa sia la gioia di vivere coloro che non li vissero? Come mai mentre il mondo si votava alla grazia il Principe di Palagonia si Votava all’Orrore?>>

Come mai- rispondiamo noi- l’acuto indagatore, in questo sì ammirevole di casi di mafia, non sa egli stesso darsi una risposta quando avrebbe dovuto sapere trattando del Principe di Palagonia di trovarsi innanzi allo spirito, alla coscienza di un aristocratico del più insigne lignaggio, alla coscienza di un uomo fortemente  religioso, che non poteva non osteggiare le nuove idee atee e laiche di quegli stessi “luminosi” illuministi che avrebbero finito per sovvertire il mondo dell’aristocrazia portandola tutta al patibolo?

E’ davvero strano che un ingegno come quello di Sciascia identifichi il campo di annientamento del Terrore rivoluzionario con villa Palagonia nelle cui ornamentazioni mostruose il Principe voleva appunto con un acume di sensitivo prefigurarlo nella sua interezza.

Ma questi sono i segni dei tempi che dall’eredità dell’età della ragione traggono origine.

 

Centro d’arte e cultura Piero Montana


mercoledì, febbraio 21, 2018

Cronaca di una inaugurazione a Bagheria.

Bagno di folla per Piero Montana e il sindaco Patrizio Cinque all‘inaugurazione del Centro d’arte e cultura di  via Mattarella.




 Presenti all’evento tutti e tre gli artisti invitati ad esporre alla mostra “Triade”. Puntualissimi Nuccio Squillaci, che veniva appositamente da Catania, e Giovanni Leto, mentre con un leggero ritardo è arrivata Filly Cusenza. Puntualissimi l’assessore alla Cultura Romina Aiello, il sindaco pentastellato, ed il presidente del Consiglio Domenico Maggiore. All’inaugurazione del Centro anche il nuovo responsabile della Biblioteca Comunale Enzo Scirè che ha portato con sé una lettera di ringraziamento per “il padrone di casa” per la sua recente donazione, 300 dvd e 200 libri di esoterismo, ormai acquisiti dalla biblioteca Francesco Scaduto e che possono dunque essere presi in prestito o semplicemente consultati dal pubblico richiedente.



Alla inaugurazione del suo Centro ha per primo preso la parola Montana, che in sintesi ha ricordato la sua storia. Quella di militante glbt, quella di operatore culturale, che l‘ha visto protagonista di tanti eventi  culturali che gli hanno dato anche fama nazionale. 
Tra le sue molte mostre Montana ha infatti citato “ Profilart. L’arte contro l’aids”.  “Moana Pozzi. Immagini della seduzione di una porno star” e poi ancora “ Immagini dell’Europride Parigi 97”, “W. C.”, la sua mostra choc sul mondo sommerso dell’omosessualità, e per finire ”Alister Crowley e il dio occulto” che Montana ha voluto ricordare visto i suoi attuali interessi per la magia bianca, rossa e nera. 



Montana ha dichiarato che con il suo Centro intende portare all’attenzione della città, eventi culturali avulsi da ogni logica mercantile affermando:
  "Non sono un bottegaio, un mercante d’arte, un gallerista, ma un poeta, un critico d’ arte ed un artista maledetto”. 
 I miei prossimi appuntamenti saranno anche con la storia esoterica della nostra città,  con la storia di una Bagheria come mai ve l’hanno raccontata.
 Poesia, arte, fotografia, storia, ecco i miei interessi culturali, a  cui intendo dare voce ed espressione nello spazio dei miei locali in via B. Mattarella."



Dopo aver ricordato di essere stato da sempre un liberale, un libertario, un radicale  e già in passato consulente di sindaci di destra e di sinistra per la realtà omosessuale della città di Bagheria,  ha dichiarato a sorpresa generale di essere a disposizione pure dell’amministrazione di Patrizio Cinque (M5S)  per una prosecuzione in città di lotte culturali finalizzate a debellare il pregiudizio antigay ed ogni forma di razzismo compreso ovviamente quello sessuale.

L’assessore alla cultura Romina Aiello, prendendo la parola dopo di lui con lieve ironia ha fatto notare come Montana, che ama soprattutto che siano altri a parlare di lui, abbia in effetti con il suo intervento abbondantemente parlato di sé.  E ha però sostenuto quanto siano preziosi personaggi come Montana che con spirito di mecenatismo aprono interessanti Centri culturali in Città.



Assai interessante e ben articolato l’intervento del sindaco Patrizio Cinque, il quale riguardo agli obiettivi di lotta del movimento glbt in Italia, ha  dichiarato di aver preso posizione favorevole riguardo al matrimonio egualitario  e si  è dato disponibile per una fattiva collaborazione con il Centro d’arte e Cultura “ Piero Montana”  che con coraggio propone operazioni artistiche interessate ad esposizioni di avanguardia come quelle proposte da Triade,  riguardanti l’arte materica, il neoinformale e la fiber art.



“Triade”, per  la qualità delle opere presentate è stata enormemente apprezzata da tutti.







venerdì, novembre 13, 2015

In edicola IL NUOVO MALE n.25 e festa a Frigolandia

Repubblica di Frigolandia
Care amiche e amici,
dopo cinque mesi di incredibili peripezie siamo finalmente riusciti a stampare e mandare in edicola il
n.25 de IL NUOVO MALE, con all’interno il n.254 di FRIGIDAIRE.

Ci raccomandiamo di cercarlo in edicola, comprarlo ed esaurirlo!

Vi ricordiamo inoltre che sabato 28 novembre si festeggerà a Frigolandia il “Thanksgiving Day”, giorno dell’accoglienza. La partecipazione è libera, per chi vuole soggiornare a Frigolandia è sufficiente sottoscrivere il Passaporto 2015 della Repubblica, anche all’arrivo, e avvisarci in anticipo.
Per altre informazioni consultate il nostro sito www.frigolandia.eu, scriveteci una mail a frigilandia@gmail.com, o telefonateci ai numeri 0742 90570 - 334 2657183.

Saluti da Frigolandia, Frigidaire e Il Nuovo Male




Repubblica di Frigolandia 
Località La Colonia/Montecerreto
06030 Giano dell’Umbria (PG) 
Telefono: 0742 90570
Cellulare: 334 2657183
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giovedì, novembre 12, 2015

Sabato 21 novembre: OmoGirando Massimo Consoli, il BAR e Giuseppe Terragni

Carissime/i OmoGiranti!

Sabato 21 novembre abbiamo organizzato una visita guidata che è davvero una chicca per intenditori: OmoGirando Massimo Consoli, il BAR e Giuseppe Terragni!

Una mattinata alla scoperta delle tre mostre allestite all’Archivio Centrale dello Stato all’EUR

La prima è Dove nasce l'Arcobaleno: dai documenti del Fondo Consoli la coscienza dei diritti gay come Diritti Umani. 
Un itinerario per scoprire uno dei “papà” dei movimenti per i diritti LGBT in Italia e ricostruire una parte del percorso delle nostre comunità omosessuali dagli anni ‘50 del secolo scorso all’inizio del secolo corrente.

La seconda mostra si chiama BAR, Bellezza, Arte e Ristoro. Architettura, cibo e design nell’Italia del ‘900. 
Uno splendido allestimento dedicato al rapporto tra cibo, design culinario e architettura italiana del Novecento. La mostra, pensata per la fine dell'EXPO 2015, non contiene solo documenti, ma anche una galleria d'opere d'arte contemporanea legate al cibo. 

La terza mostra è dedicata a Giuseppe Terragni a Roma, uno dei più importanti e significativi architetti razionalisti del Novecento italiano. Per la prima volta vengono non solo presentati al pubblico i progetti originali, ma anche le ricostruzioni e le contestualizzazioni degli edifici di Terragni nell'urbanistica attuale della Capitale. Tutto materiale ancora inedito! 

Stavolta ci siamo davvero superati! 




mercoledì, giugno 17, 2015

In edicola IL NUOVO MALE n.24 con FRIGIDAIRE n.253, e appuntamenti in corso

Repubblica di Frigolandia, 17 giugno 2015

Care amiche e amici,
vi ricordiamo che è in edicola il n.24 di giugno de IL NUOVO MALE, al cui interno c’è anche lo speciale FRIGIDAIRE n.253. Non mancate di acquistarlo. Se non lo trovate in un’edicola cercatelo in un’altra.

Oggi più che mai è indispensabile il vostro sostegno alla nostra impresa, una delle pochissime voci davvero libere e indipendenti dell’editoria italiana.

Nell’ultima pagina troverete anche l’elenco degli straordinari regali originali previsti per tutti quelli che sottoscriveranno un abbonamento semplice (30 euro) o sostenitore (50 euro).

Per abbonarvi potete versare l’importo in uno dei seguenti modi:
1 - sul conto corrente postale n. 71802482,
intestato ad Associazione Repubblica di Frigolandia
Località La Colonia/Montecerreto, 06030 Giano dell’Umbria (PG)
2 - sul conto corrente bancario della Frigolandia s.r.l.,
codice IBAN: IT 18 P063 1538 3400 0000 0080451

Fatto il versamento, inviate una email con il nome e l’indirizzo completo a frigolettere@gmail.com

Le copie agli abbonati arrivano uno o due giorni dopo la stampa, spesso prima ancora dell’uscita in edicola.


Altri appuntamenti

Roma: al “Trabant Bar” in Piazzale Prenestino 26, questo giovedì 18 giugno alle ore 20.00 per l’inaugurazione della mostra a cura di Chiara Di Domenico “Da Frigidaire a Frigolandia, andata e ritorno” con Vincenzo SparagnaMaila Navarra e gli scrittori Peppe Fiore e Dario Morelli. L’esposizione sarà aperta fino al 30 luglio. Ingresso Libero.

Roma: saremo presenti al Festival “Crack! Fumetti Dirompenti” in Via Federico Delpino 187, dal 25 al 28 giugno, con un nostro spazio dove troverete le pubblicazioni storiche e quelle della nuova serie a prezzi speciali, e con un incontro con Vincenzo Sparagna e Saverio Montella per la presentazione del loro libro “Vita, imprese e avventure di Nonno Gramsci”, da poco uscito in libreria in Italia e in Spagna.

Pavia: è in corso la mostra a cura di Pia La Sala “Immagini in Frigidaire” fino al 12 luglio, presso l’”Osteria Letteraria Sottovento”, in Via Siro Comi 8, dove è possibile acquistare direttamente i nostri poster, opere originali, enciclopedie, riviste storiche e della nuova serie. Ingresso Libero.

Frigolandia: non mancate alla “Festa della Rivoluzione” l’11 luglio, in memoria della Presa della Bastiglia del 1789! Un’intera giornata da condividere, con musica, poesie, cibo, amicizia e libertà…
La partecipazione è libera, per chi vuole soggiornare a Frigolandia è sufficiente sottoscrivere il Passaporto 2015 della Repubblica, anche all’arrivo, e avvisarci in anticipo.


Per altre informazioni consultate il nostro sito www.frigolandia.eu, scriveteci una mail afrigilandia@gmail.com, o telefonateci ai numeri 0742 90570 - 334 2657183.

Saluti da Frigolandia, Frigidaire e Il Nuovo Male


Repubblica di Frigolandia 
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06030 Giano dell’Umbria (PG)
Telefono: 0742 90570
Cellulare: 334 2657183
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domenica, giugno 15, 2014

Caffeina edizione 2014 dal 26 giugno al 6 luglio a Viterbo: programma ufficioso

In anteprima il programma ( ufficioso ma completo) dell’edizione 2014 di Caffeina che si terrà dal 26 giugno al 6 luglio.
Tra i grandi big che saranno presenti alla manifestazione culturale spiccano,David Grossman, Francesco Guccini, Piero Pelù, Enrico Mentana, Vittorio Feltri, Simone Cristicchi, Tullio Solenghi, Vittorio Sgarbi, le “iene” Nadia Toffa e Filippo Roma e molti altri.

Il programma delle varie giornate, ricchissime di appuntamenti interessanti, ai link sottostanti 
(potrebbe essere soggetto ad aggiustamenti o variazioni).

domenica, gennaio 05, 2014

Da Repubblica.it "Mostre e monumenti, scandalo ticket i privati prendono anche il 70%"

Accusa della Corte dei conti. Agli enti pubblici restano gli spiccioli

da  Repubblica Roma  05 Gennaio 2014 - Aggiornato Alle 

di LORENZO D'ALBERGO

UN TOUR al Colosseo? E il 69,8 per cento dei 12 euro del biglietto di ingresso finisce nelle casse del Gruppo Mondadori attraverso la controllata Electa. Una passeggiata tra le sale di palazzo Venezia? Alla Soprintendenza per il polo museale della città di Roma entrano solo 2 euro e 25 centesimi dei 10 pagati da ogni visitatore. Spiccioli in confronto ai 7 euro e 75 centesimi che si spartiscono Civita Cultura, costola dell'associazione presieduta dall'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta, e la Munus di Alberto Maria Zamorani, ex vicedirettore generale dell'Italstat noto alle cronache per l'arresto durante l'era "Mani pulite". Così, grazie a un sistema capace di resistere più di un decennio in barba ai decreti ministeriali sulla redistribuzione degli incassi delle biglietterie (che fissano un tetto del 30 per cento per gli affidatari del servizio) e ai principi comunitari in materia di libera concorrenza, i privati hanno messo le mani sui monumenti e sui musei della capitale.

A fare luce su quanto succede ogni giorno al Colosseo, al Palatino, ai Fori e a palazzo Venezia sono i magistrati della sezione di controllo della Corte dei conti del Lazio. L'iter inizia lo scorso 4 ottobre: sul tavolo dei giudici finisce un decreto della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Mibac con cui si approva l'incremento di 3 euro sui biglietti dell'area archeologica alle spalle del Campidoglio e si fissa a 10 euro il costo dell'ingresso per la visita alla mostra "Carlo Saraceni" e a palazzo Venezia. Vista la portata della questione, i magistrati della Corte dei conti del Lazio chiedono subito di rinviare gli atti alla sezione centrale di controllo.

Ma nel loro referto non mancano duri rilievi sugli atti ministeriali. Nel provvedimento esaminato manca l'indicazione dei criteri utilizzati dalle soprintendenze per quantificare il prezzo degli ingressi ai due poli culturali. Per i giudici il costo dei biglietti, invece, va determinato "tenendo conto della qualità degli allestimenti, dell'offerta dei servizi aggiuntivi al visitatore, della media annua degli ingressi e delle caratteristiche del territorio, la sua vocazione turistica e la presenza di altri spazi culturali".

Quindi, la richiesta di delucidazioni sulla ripartizione degli incassi della biglietteria e sui rapporti contrattuali con i privati. Accumulando un lungo ritardo, la direzione regionale per i beni culturali ha trasmesso alla Corte dei conti la documentazione solo il 16 dicembre. Carte che per i magistrati, invece di fare chiarezza sull'atto con cui si fissano i prezzi dei biglietti, "confermano i vizi di legittimità del provvedimento".

Nei documenti non si menzionano ancora una volta i criteri in base ai quali è stato fissato il costo dell'ingresso. E, soprattutto, si dichiara di aver rispettato i parametri previsti dalla legge, avendo assegnato solo il 14 per cento degli introiti ai privati. Un'affermazione che, per i giudici, "si rivela in contrasto con la documentazione agli atti". 

Nel caso del Colosseo, il parere del Comitato regionale per i servizi di biglietteria e l'atto di concessione a favore di Mondadori Electa parlano chiari: all'azienda del gruppo guidato da Marina Berlusconi va il 68,9 per cento. Una cifra "tale da violare il dettato normativo - spiega la Corte dei conti - attribuendo percentuali di entrate opposte a quelle di legge".

Ciliegina sulla torta, per i magistrati contabili, il contratto di concessione "si dovrebbe ormai ritenere invalido perché in violazione delle norme comunitarie sulla concorrenza". Dal 1997, per almeno 16 anni continuativi, è stata sempre Electa a gestire l'area del Colosseo e dei Fori grazie a una serie di proroghe e ai ricorsi che hanno bloccato il nuovo bando.

Capitolo Civita cultura e Munus: anche in questo caso non è stato fornito alcun chiarimento. L'accordo non risultava ancora sottoscritto al momento dell'analisi della Corte dei conti e per la ripartizione degli introiti della biglietteria (alle due società spetta il 77,5 per cento di ogni biglietto) si fa riferimento a una convenzione che ancora non c'è. O meglio, "da concludersi".

martedì, dicembre 03, 2013

ASTRO GATTO/CANE pronto per esser letto !





Ultime notizie dalla grande Maya-editora: 


il mio secondo e-book è pronto per essere letto !

 raggiungibile e scaricabile  

dal sito di Golena e non solo

  Ecco qui il link per raggiungerlo rapidamente



sulla pagina troverete:

la SINOSSI

l'ANTEPRIMA

il link allo shop

il pulsante per scaricare l'e-book a € 4,50

il pulsante per richiedere la dedica

BUON DIVERTIMENTO 


martedì, marzo 05, 2013

CAROLINA Auto-biografia



https://mail-attachment.googleusercontent.com/attachment/?ui=2&ik=48dc58a35c&view=att&th=13d0d176ff5c08fb&attid=0.1&disp=inline&safe=1&zw&saduie=AG9B_P_iXlysyBmUc0F1FgqKzP9V&sadet=1362486961947&sads=64fQzQsYU_QaK0HpcQxQAOMrR_A&sadssc=1

Ecco il mio primo e-book fresco fresco di pubblicazione e tutto da leggere!

E' "Auto-biografia di Carolina", cinquecento Fiat nata nel 1972.

 Ormai vecchia, distrutta e immobile, però ricorda e per
passatempo comincia a raccontare a se stessa della sua nascita e dei suoi primi giri di ruote quando, adottata da una famiglia di giovani bipedi - LUI e LEI - vive le sue prime avventure nei suoi primi tre mesi di vita, assieme a LORO e ai loro amici nella Roma e nell'Italia dell'epoca.

Filtrati attraverso le esperienze e l'identità della giovanissima Carolina, prendono forma persone e personaggi, avventure, immagini ed emozioni della sua strana famiglia e di coloro che interagiscono con LORO nella primavera /estate del 1972.

http://www.associazionegolena.com/page.php?67
 
Prestissimo sarà disponibile anche il libro tradizionale !

buon divertimento !!!

Alba Montori

https://mail-attachment.googleusercontent.com/attachment/?ui=2&ik=48dc58a35c&view=att&th=13d0d2395dce3faf&attid=0.1&disp=inline&safe=1&zw&saduie=AG9B_P_iXlysyBmUc0F1FgqKzP9V&sadet=1362487096285&sads=GwhtkSImHOJeScR6nvATRCpaoz0


mercoledì, aprile 11, 2012

stasera alle 21 "IL CARDINAL MIA CARA" DI FABIO CROCE

 TORNA IN SCENA 
DALL'11 AL 15 APRILE 2012 
al Teatro di Documenti , Via Nicola Zabaglia, 42 
Roma

Dopo essere stato rappresentato nel 2005, il dissacrante testo teatrale a tematica omosessuale di Fabio Croce, viene nuovamente messo in scena dal regista Paolo Orlandelli, il quale si avvale delle interpretazioni di Achille Brugnini, Adriano Evangelisti, Alberto Alemanno e Michele Cesari.

La trama di "Il Cardinal Mia Cara" è liberamente ispirata a vicende di cronaca realmente accadute. Coinvolge quattro personaggi: un cardinale educatore immorale che muove i fili della vicenda, e un professore nelle vesti di zelante accolito. Da contraltare fanno un uomo e un giovane che si amano e si odiano nello stesso tempo.

Tutti i personaggi si muovono tra gli scandali degli ambienti vaticani. Una "Via crucis" laica che finisce tragicamente.


(La trama del testo è tratta dal sito www.edizionicroce.com)