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sabato, ottobre 24, 2015

Perché il KOTEL (muro occidentale), è LUOGO SACRO per l'Ebraismo.

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IL KOTEL (MURO OCCIDENTALE), UN LUOGO SACRO PER L'EBRAISMO | di Angela Polacco Lazar
Kotel significa muro, ed è uno dei quattro muri,quello che a occidente del Monte del Tempio, chiude la grande piazza sacrale, la più grande dell’epoca imperiale romana al tempo di Augusto, che Erode fece costruire per consentire a tutti i goym, ovvero le altre genti, di avvicinarsi all’area del Tempio, senza necessariamente entrare dentro il recinto sacro, permesso solo agli Ebrei. Per realizzare questa grande area (rimasta nei secoli e chiamata oggi Spianata delle Moschee), Erode taglio’ una montagna a nord -ovest, (trasformandola di fatto in una cava di pietra) e alzo’ due valli a sud, quella del Kidron a est e del Tyrapeon ad ovest. Ci vollero 11 anni di duro lavoro per l’inaugurazione, avvenuta nel 20 a.C. Tutto l’impianto che non fu terminato, come si vede oggi negli scavi del tunnel, prevedeva sopra , oltre al Tempio, un recinto che ne delineava l’area d’accesso ai soli ebrei, un grande porticato che girava intorno, e lungo tutto il lato sud un grande portico reale, una sorta di basilica che Erode dedico’ a se stesso, sullo stile delle basiliche nei vari fori romani, come quella successiva del Foro di Traiano a Roma. Il Tempio Erodiano (Bait Sheni’- Secondo Tempio) subi’ un restauro attraverso l’opera di 1000 sacerdoti, a causa del fatto che in certe sezioni, solo loro potevano entrare ( rif. Giuseppe Flavio). Il muro occidentale, il Kotel, e’ l’unico dei 4 muri esterni all’area del Tempio e opera appunto di Erode il Grande, che si e’ maggiormente conservato perchè diventato in epoche successive una sorte di base e contrafforte per i quartieri che sono stati costruiti successivamente, che lo hanno coperto, alzando e chiudendo anche la Valle del Tyrapeon. Si comprende quindi, che la sezione davanti alla quale gli ebrei oggi pregano, e’ un solo piccolo tratto di questo muro
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