ARTE E CREATIVITA'

il gioco della mente e del corpo con la materia
per costruire
forme sempre nuove
e messaggi sempre diversi
per imparare
l'arte di vivere

martedì, settembre 23, 2025

Profumo



 L’unico profumo romano intatto giunto sino a noi è conservato a Torino, nel Museo di Antichità, oggi parte dei Musei Reali. 

 E' un piccolo, raffinatissimo unguentario in vetro soffiato a forma di colomba di circa 20 centimetri di lunghezza. Ritrovato in uno scavo a Rovasenda, in provincia di Vercelli, è databile alla metà del I secolo d.C.  In questo contenitore per balsami e sostanze odorose ancora sigillato si conserva, intatto, un liquido trasparente: un unicum nel panorama della vetraria romana.

Per poter utilizzarne il contenuto era necessario spezzare la coda, proprio come una moderna ampolla monodose: questo esemplare è l’unico ancora sigillato che si conosca, ed è colmo per metà da un liquido limpido che presenta un lieve sedimento rosato depositato sul fondo e, in parte, sulla testina della colomba.
L’oggetto è stato realizzato in vetro, a soffiatura libera, tecnica sviluppatasi in ambito siro-palestinese verso la metà del I secolo a.C., diffusa rapidamente all’intero bacino mediterraneo. 

Dopo l’introduzione del liquido, l’artigiano riscaldava nuovamente la parte terminale, quella che evoca la sottile coda del “volatile”, poi la sigillava a caldo per mantenere il contenuto integro il più a lungo possibile.

I profumi più apprezzati dell’antichità erano a base di mirra, calamo aromatico, giunco profumato, galbano, miele e vino.

venerdì, marzo 28, 2025

Proroga fino al 26 aprile della mostra Il blu del cielo- La trasfigurazione della materia nell'arte

 



La mostra d’arte contemporanea

  Il blu del cielo-La trasfigurazione della materia nell’arte

in esposizione nei locali del Centro d’Arte e Cultura “Piero Montana”

siti in via Bernardo Mattarella N° 64 a Bagheria (Palermo), 

e comprendente opere di nove artisti, 

Carmela Corsitto, Marco Danese, Juan Esperanza, Cinzia Farina, Michele

Lambo, Giuseppina Riggi, Marisa Sapienza, Fabio Sciortino, Nuccio Squillaci

viene prorogata fino al 26 aprile.


Nel suo finissage il prof. Tommaso Romano presenterà il libro di Piero Montana

Saggio sulla trasfigurazione della materia nell’arte.

Con questo suo nuovo lavoro l’autore si propone di dare una visione dell’arte alternativa 

ossia del tutto aliena allo spirito del tempo.

Nel far ciò indirizza pertanto la sua riflessione sull’opera di filosofi spiritualisti e

pensatori della tradizione, quali Pavel Florenskij, Hans Sedlmayr, Ananda

Coomaraswamy ed Elémire Zolla, che in diverse loro opere si sono occupati d’arte.

Ma una tale riflessione porta pure Montana a ricercare le origini dell’arte nel recinto

del sacro. Essa infatti non è nata affatto per un suo utilizzo profano, che è solo quello 

in cui la modernità ha finito per destinarla.

Di tali origini l’autore del libro porta a testimonianza quello che mai i teorici

moderni dell’arte hanno menzionato, l’Asclepio di Ermete Trismegisto e Il libro delle

sette statue, opera del tutto obliata di Apollonio di Tiana.

Nella perdita del Centro, che per Hegel era Dio, e che viene a caratterizzare i tempi

moderni, la desacralizzazione del mondo non può che comportare oggi anche la

perdita di quell’elemento spirituale, che da sempre pure era insito nell’arte.

Se l’arte per Hegel muore, è perché di tale elemento la modernità fa volentieri a

meno, finendo così per avviarla nel suo attuale processo di reificazione.


 Questa tesi tuttavia per Montana non è condivisibile, perché la perdita di Centro

non è la morte della Luce o dello Spirito, ma una loro decentralizzazione ai margini,

da cui una tale luce spirituale, insita certo anche nelle opere d’arte, continua oggi ad

essere irradiata.

A dimostrazione di ciò, in questo suo libro l’autore viene a soffermarsi sui lavori

degli artisti presenti in questa mostra, ideata per essere da supporto ad una

concezione spirituale dell’arte, che si oppone paradossalmente anche al nichilismo

di quanti in passato l’hanno voluta e nel presente continuano a darla per spacciata.


La mostra  Il blu del cielo-La trasfigurazione della materia nell’arte potrà essere

visitata tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 17 alle ore 20.


CENTRO D’ARTE E CULTURA “PIERO MONTANA”

BAGHERIA

CELL. 3886416109

Email: montana.piero@libero.it