Ecco qua una sua intervista che risale ormai al 2009 e un po' di link dove ricrearvi ( e riflettere) con la sua arte.
AMg

Gerhard Glück disegna la piccola borghesia
Le siepi dei giardini davanti casa sono ben potate. Quasi non si vedono più i recinti tra i terreni. Le Audi e le Volvo sono al sicuro nei garage. Alla sera le persiane avvolgibili vengono abbassate, spesso automaticamente. Tutto è ben ordinato, con vista sul verde del campo da golf. Solo uno esce da questo idillio: il caricaturista Gerhard Glück. Il più grande schernitore della mentalità piccolo borghese vive nel cuore di quest’ultima, meravigliosamente posizionata su un pendio sopra Kassel, in una villa in stile Liberty.
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©Gerhard Glück- Herr Stucker, il personaggio di Gluck, nella visione dell'umorista tedesco |
Solo qui può nascere la sua arte, per la quale ha vinto già tre volte il premio tedesco per le caricature. A differenza della maggior parte dei suoi colleghi, Glück non ripropone con tratto veloce le penosità politiche: le sue scene sono dei quadri di piccolo formato in acrilico e tempera. Europei medi, imponenti e privi di mento, vengono sorpresi nelle loro piccole ossessioni. Ma vengono caricaturati anche nelle loro nostalgie quotidiane. Come Herr Stucker, ad esempio. Lo si vede rappresentato come un piccolo uomo grigio con cappello e cartella davanti ad un monumento. Guarda verso l’alto, ammirato. Sul basamento un cavaliere a cavallo uccide eroicamente con una lancia un drago serpeggiante. La didascalia dice solamente: «Quando Herr Stucker a casa si arrabbia, lo si vede spesso sostare a lungo in St.-Georgs-Platz». Prima di riuscire a vivere della sua arte comica, Gerhard Glück insegnava educazione artistica a scuola. A un certo punto un amico gli suggerì di inviare i suoi schizzi ai giornali. Dalla Süddeutsche Zeitung gli risposero prontamente: «Siamo interessati, ne vogliamo altri». Questo gli ha permesso di smettere di insegnare e tuttora lavora solo come caricaturista. Da circa dieci anni disegna principalmente per il magazine svizzero del Neuen Zürcher Zeitung, il NZZ Folio.
Il “regolamento Glück” in Svizzera
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©Gerhard Glück |

©Gerhard Glück
Borghesucci europei, à la Spitzweg
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Il povero poeta (Der arme Poet) di Carl Spitzweg, da cui pare che Gluck tragga ispirazione. |
Lì, secondo Glück alloggia l’essenza del piccolo borghese: «Uno ad esempio minaccia l’intero vicinato con l’avvocato. Misura con il metro pieghevole la distanza della mia siepe!». In pratica gliene è grato, dovrebbe quasi pagare loro i diritti d‘autore: «La mia vicina è una di quelle donne incredibilmente forti. Una volta giocava nel giardino con una palla e un cane piccolissimo. Mi sono messo subito a fare degli schizzi e poi ho chiamato il disegno “Fauna minacciata”». Glück ride come un giovane sfacciato e si accende la prossima sigaretta. Da quasi tre decenni disegna a casa. Non fuma solamente ma, secondo le sue indicazioni, beve anche litri di caffè. E anche in casa non disegna solamente. «Un attimo», sghignazza, sparisce dalla sala da pranzo e torna con la silhouette in plexiglas di un cane buffo, che è avvitata su un travetto. «A Natale mi sono divertito a lavoricchiare un po‘ con il traforo». Il “cane freddo”, come lo chiama Glück, si può illuminare da sotto con un Led. Allora gli spigoli diventano blu ed ecco una caricatura.
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©Louisa Reichstetter Il cane di Gluck. |
E se queste sue opere vi son piaciute con quelle che potrete vedere cliccando qui vi divertirete ancor di più!!!
