ARTE E CREATIVITA'

il gioco della mente e del corpo con la materia
per costruire
forme sempre nuove
e messaggi sempre diversi
per imparare
l'arte di vivere

venerdì, febbraio 19, 2010

RiciclAlba e TUmuLti ArtiSTici

Scusate il ritardo.
E' vero, una impressione almeno avrei dovuto darla subito dopo la performance TumuLtiArtiSTici del 7 febbraio scorso, a botta calda, come si dice. Ma troppe situazioni si sono sovrapposte all'esperienza, affastellandosi dentro di me e avevo necessità di elaborale un po' con calma, che come al solito non c'è.

Innanzitutto qualche considerazione: la musica è parte integrante della mia natura e del mio creare, eppure troppo spesso negli anni ne ho dovuto fare a meno nella mia vita, come di molte altre cose, del resto. Eppure basta che mi ci ritrovi di nuovo dentro in qualche modo, magari mentre sto andando in auto e mi avvolga per un attimo tra un notiziario e un aggiornamento sul traffico, che mi ritrovi a volare sulle note con il cervello che si espande di immagini ed emozioni.

Le parole possono diventare alate solo nel suono, nel ritmo, nell'armonia, nella poesia; diversamente rimangono a terra, sono parole e basta.
Non posso fare a meno quasi mai di ascoltare le parole, le notizie, i commenti, perchè l'abitudine di penetrane i significati e di raccogliere dati e informazioni per elaborarli in esperienza e conoscenza me lo impedisce, e per giunta me lo inibisce la curiosità di sapere.

Ma il godere vero, assoluto, per me è la musica: è i suoni e i ritmi della natura, della voce e degli strumenti inventati dagli esseri umani che producono sonorità sempre diverse e armonie infinite o disarmonie altrettanto infinite.
Ed entrarci dentro a orecchie e cervello spalancati, con tutto il corpo in vibrazione, è il mio piacere più totale, da sempre.
Forse ho un udito troppo sviluppato, anche se forse non basta a spiegare perchè sento così, visceralmente e intellettualmente, in modo totale e totalizzante; non basta certo a farlo comprendere a chi la musica non la percepisce come tale, anzi non la sente proprio.

Probabilmente però è proprio questa mia capacità a spiegare come mai quando creo con le forme, la materia, il colore, ciò che faccio non è così diverso dal creare musica, come facevo tanti anni fa sul pianoforte o con la mia stessa voce o col corpo, nella danza, ed ami che la musica accompagni i miei gesti del costruire, al punto che alcune delle mie opere dovrebbero esser viste muoversi a suon della musica che le ha viste nascere e crescere.

Ecco perchè è stata così interessante l'esperienza di ritrovarmi a costruire con i miei mostri un " guscio armonico" per il canto e la chitarra di Teresa.
E la sua capacità di esprimersi musicalmente ha sbaragliato in un attimo gli anni di parole che ho subìto e mi ha donato l'emozione del ritrovare intatta la mia capacità di entrare nella musica e volare alto dietro alle note e alla poesia del gesto e degli accordi.
I miei mostri, la "ScatolaNera", "Metropolis", ""linea gialla" si sono trovati perfettamente a loro agio lì nel Papyrus Cafè profumato di mille aromi e canzoni.

Peccato per chi non c'era.
E peccato per chi, pur essendoci, non aveva orecchi allenati ad ascoltare e godere.....

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