A marzo 2020 progettando una nuova pittoscultura, ho scelto una rappresentazione in cui le forme fossero "amichevoli", ma comunque di denuncia dell' "odio sessista, di genere", perché esso si esprime in così tante forme ancora, che c'è solo l'imbarazzo della scelta.
La scelta dei materiali e dei mezzi, tutti rigorosamente di riciclo, mi ha spinto a utilizzare materie e forme morbide e luminose.
Ne è venuta fuori una immagine molto vicina alla mia carissima amica Ornella, che non c'è più, ma che è sempre viva nel mio cuore. Come è viva nel mio cuore l'indignazione per lo sfregio estremo che come amic** e compagn** non siamo riusciti ad evitarle.
Questa opera, terminata tra marzo e aprile 2020, in lockdown da SARS Covid19 è in suo onore ed è intitolata come talvolta scherzosamente la chiamavo con affetto, bambulé.
Perché Ornella era una donna MtF, nata maschio e diventata donna, volgarmente detta unA trans: lei aveva scelto di essere la donna che aveva sempre saputo di essere fin dalla culla ed aveva trasformato questa sua forma biologica sbagliata nella realtà di ciò che era: una donna, bella e forte, ricca di dignità e amore per il prossimo, amica e compagna di durissime lotte femministe e per i diritti della gente LGBTQ.
BAMBULE'
collage di carta e schiuma di PVC , cm.50 x60 - colori acrilici, acquarello e nylon su cartone ondulato
23 aprile 2020, in clausura per SARS Covid 1 - opera originale di Alba Montori
La famiglia di origine di Ornella non ha mai accettato e neanche rispettato, che quel figliO , malgrado la loro contrarietà e a costo di lotte, sacrifici e tanto dolore fosse in realtà una FIGLIA.
Ornella è morta qualche anno fa, ancora giovane, dopo giorni e mesi di sofferenze inascoltate in ospedale, lontana da coloro che non l'avevano mai amata, tanto che quando hanno voluto seppellire il suo povero corpo nella tomba di famiglia in Calabria, sulla tomba non hanno messo il SUO nome, Ornella, ma il nome che come "famiglia" le avevano imposto, un nome maschile, che non le è mai appartenuto davvero.
Avrei voluto poterla difendere da quell'ultimo e supremo sfregio, quasi una vendetta postuma, ma non ho potuto. E rimane sempre nella mia memoria.
Arrivederci alla prossima, il 5 febbraio 2021!
Alba Montori
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