Basti visitare una mostra, non importa quale e di chi, purché sia di arte contemporanea, per sentirsi sulla schiena i brividi del grande vuoto di talento e della mediocrità che gli stupidi accolgono come un valore aggiunto. È un vuoto drammatico, un vuoto in cui si sente la disaffezione alla pratica della pit- tura, al mestiere inteso come un mezzo espressivo. Il risultato di questo disamore è sotto gli occhi di tutti: quadri dove il colore è buttato sulla tela sen- za regola né gusto, con disprezzo, e ancora grumi di vernice, sgocciolature e macchie che sembrano provocare l’eroica pazienza del pubblico. Da que- ste porcate oscene, che la critica più radicale si sforza di additare come frutto del genio innovativo, si comprende facilmente il declino e lo svilimento in cui oggi si dibatte l’arte.
In effetti il mestiere di pittore in senso tradizionale, esercitato con i materiali e gli strumenti classici, presenta troppe implicazioni perché possa essere praticato da un dilettante o da chi rifiuta le regole. La pittura, contrariamente a ciò che pensa- no i suoi detrattori, esige rispetto, amore e piena consapevolezza dei mezzi espressivi. Perciò essa non è adatta a chi intende parodiare il fare artistico con modi sommari, approssimativi, con cui è soli- to disporsi un imbrattatele. Le croste lasciamole ai cosiddetti “geni” della modernità inventata da chi, ovviamente, ha interessi da difendere e gioca sulle parole e gli equivoci da esse alimentati.
Sigfrido Oliva
LA FALSA MODERNITÀ DELL’ ARTE
La S.V. è invitata all’inaugurazione della mostra che si terrà giovedì 4 giugno 2015 alle ore 18.00
Santo Spirito, olio su tela cm 30x30
ORARIO DI GALLERIA: 10 -13 E 16,30 - 19,30
CHIUSO FESTIVI ED IL LUNEDì MATTINA
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