C'è ancora solo oggi e domani per non perdere un atto unico ricco di quella passione umana e civile e scientifica che animò Karl Heinrich Ulrichs, grande e autentico Eroe dell'epoca moderna.
Ulrichs è stato il primo a rivendicare con orgoglio il diritto di tutt** all'amore e alla propria sessualità, il diritto alla propria felicità affettiva, e la sua vicenda umana, intellettuale ed emotiva, la passione e la dignità profonda con cui la visse, è portata con grande maestria sul palcoscenico, fino a coinvolgere, a turbare lo spettatore più retrogrado e prevenuto verso la questione gay , per metterne in crisi i pregiudizi sessisti.
AMg
---------------------------------------------- L’Enigma dell’Amore vuole rendere omaggio e ricordare, per la prima volta in Italia su un palcoscenico, uno studioso coraggioso che, in un’epoca lontana, dedicò la sua vita e le sue energie alla sconfitta dei pregiudizi e delle persecuzioni verso i differenti in genere e le persone omosessuali in particolare.
Ulrichs affermava: «L’oppresso e il maltrattato non riconoscono alcun diritto di oppressione per pura forza, né un diritto di maltrattamento. Quindi la nostra posizione è ovunque dalla parte dell’oppresso e del maltrattato, che si chiami polacco, hannoveriano, ebreo, cattolico o che sia una creatura innocente considerata “spregevole” dalla gente perché è talmente immorale da essere nata al di fuori del vincolo coniugale, così come noi eravamo talmente immorali da essere nati con una natura urninga…»
Prendendo ispirazione dal Simposio di Platone dove Venere Urania è la dea degli amori omosessuali, con lo pseudonimo di Numa Numantis, scrive L’enigma dell’amore fra maschi e propone le definizioni urning (gay), urnind (lesbica), dioning (bisessuale) e zitte (ermafrodito). Subito dopo comincia a scrivere col proprio nome e fa il primo coming out della storia pubblicando una dichiarazione a favore di un uomo arrestato per atti omosessuali.
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