ARTE E CREATIVITA'

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martedì, gennaio 15, 2013

Com'erano le donne in Iran sessant'anni fa, le nonne dei giovani attuali.

IL CASO
Nel 2005 Shokri Najaf si stava recando al lavoro come al solito quando la sua attenzione è stata rapita dal bidone della spazzatura dove all’interno giacevano vecchi documenti datati 1942. La scoperta delle carte di identità ha rappresentato per Najaf venire a contatto con “una fossa comune”. “Sarebbe potuto finire tutto nel dimenticatoio, senza lasciare tracce”.
IL PROGETTO - Najaf ha deciso di fare del ritrovamento un progetto artistico, chiamandolo “Daughters of Iran“, “Figlie dell’Iran“. Le immagini sono prive del nome o informazioni personali, tutta l’attenzione è per i volti e per come si presentano: la posizione di fronte alla macchina da presa, le acconciature, il trucco, gli abiti ma anche lo stile fotografico del tempo.

I DOCUMENTI – “Prima della sostituzione con i documenti attuali – spiega il Guardian - i documenti di identità iraniani erano formati da quattro pagine senza fotografie . La foto veniva richiesta per scopi legali come il matrimonio o l’ingresso all’università o per il voto. Anche se i documenti sono stati rilasciati nel 1942, riguardano il periodo compreso tra la fine degli anni ’50 e gli anni ’70 e la maggior parte delle donne aveva aggiunto la foto”. Tra gli anni ’50 e la fine dei ’70 il ruolo della donna iraniana  ha subito una notevole trasformazione, le donne hanno avuto accesso all’istruzione e al mercato del lavoro.

“Si può vedere la storia dell’epoca in questi volti” ha raccontato Shokri. “Molte di queste donne provenivano da famiglie rurali e piccoli paesi ma hanno sposato uomini di città. La popolazione era in espansione e la vita stava cambiando. La mia intenzione era quella di trasformare i documenti privati in patrimonio pubblico. Le figlie dell’Iran ci ricordano un passato – non così lontano – in cui il Medio Oriente aveva un volto diverso”.

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