We want U a GendErotica 2013!
Apre la call for artist per la Queer Infection di GendErotica 2013.
All'interno della programmazione del Festival, la Queer Infection è un laboratorio espositivo libero e volontario, aperto ad artist* italian* e stranier*, che rifletto su Genere ed Identita' in chiave Queer e che vogliono sottoporre il proprio lavoro, contribuendo a creare una fucina attiva di scambio artistico, estetico e di riflessione politica.
La caccia è aperta a tutt* quei performer, artist*, autor*, creativ* che desiderano presentare a GendErotica le loro creazioni per entrare a far parte della Queer Infection. Il termine ultimo per la presentazione delle proposte è il 15 marzo 2013
Per ogni informazione, potete visitare il sito www.eyeswilddrag.it - scrivere a info@eyeswilddrag.it - o consultare le nostre pagine fb!
CHE COS'E' GENDEROTICA
GendErotica è un progetto nato nel 2009, a cadenza biennale, che sta giungendo alla sua terza edizione e che si è strutturato come un vero e proprio festival internazionale. Lo scopo di GendErotica è quello di ragionare sulla rappresentazione di Genere in chiave Queer, ovvero ridisegnare una mappa della de-costruzione dei generi dal punto di vista sociale, politico, culturale e dell'immaginario erotico. Con un occhio di riguardo a quello che succede all'estero. La spinta iniziale muove dal desiderio di costruire un evento in cui arti figurative e performative raccontino, attraverso i sensi, il corpo queer, con gioia e passione, rifuggendo le rappresentazioni claustrofobiche e logoranti. Un corpo queer vitale che parla di libertà e della gioia della trasformazione. Caratteristica di GendErotica è quella di portare per la prima volta in Italia artist* stranier* di grande spessore, creando delle vere e proprie prime nazionali.
Mostre di pittura, di fotografia e installazioni, cortometraggi e documentari, workshop, spettacoli, performance, eventi. Tutto questo fa di GendErotica una vitale fucina queer italiana, in cui l'anno prossimo il focus sarà la queer femininity senza però tralasciare nessuna possibilità nella ricerca oltre i generi.
IL FILO CONDUTTORE DELLA TERZA EDIZIONE – FEM E FAUX QUEEN
Fem (secondo la grafìa francese che abbiamo preferito) o Femme (secondo quella anglosassone) è un termine usato da molte persone queer che identificano se stesse come femminili. La Fem non può facilmente essere definita, ancor meno in maniera univoca, poiché il termine è compreso, percepito, espresso, da parte di coloro che se ne appropriano, in modi estremamente differenti. L'accezione cambia anche in virtù di elementi quali estrazione sociale, razza e, perché no, taglia; ogni comunità ed ogni singolo individuo può portare elementi nuovi e personali per ridefinirsi in quanto Fem. Forse, i concetti di eterogeneità e fluidità sono quelli che meglio la definiscono. In qualche modo, però, possiamo dire che è fortemente connessa ad una combinazione di identità queer con una presentazione di sé clamorosamente al femminile. E cosa sia la femminilità e i valori che normalmente le si attribuiscono dal senso comune, dallo status quo, da quello che una donna femminile dovrebbe essere e rappresentare, in virtù del suo aspetto, pensato per compiacere sguardo e potere maschili, sono stereotipi quotidianamente inflitti agli occhi di tutti. Fem capovolge gli stereotipi e sovverte le definizioni a proprio uso e consumo, fuori dall'accezione della cultura dominante. Fem è anche un concetto fortemente politico, di presentazione di genere, e che sta lavorando duro, in tutto il mondo, attraverso l'arte, l'organizzazione politica, l'impegno accademico, la moda, le pubblicazioni, per combattere l'invisibilità e la rappresentazione negativa (legata alla percezione mainstream) che le viene spesso assegnata, in quanto femm-inile. Dalla Germania agli Stati Uniti, dal Canada all'Australia, nascono movimenti, festival, eventi e conferenze per creare una comunità forte e attivista e per combattere marginalizzazione e delegittimazione di cui soffrono spesso anche nella stessa comunità lgbtqi. Ci teniamo a precisare che il termine Fem non riguarda solo donne lesbiche, ma anche transessuali e genderqueer.
Dal punto di vista artistico e performativo, le Faux Queen si stanno affermando in tutto il mondo come una nuova energia vitale nell'arte del Drag. Superato ormai il concetto che il Drag riguarda strettamente la performatività di un genere, partendo dal genere opposto, e assodato che "Drag" è essenzialmente una qualità estetica performativa, le donne hanno iniziato ad affermarsi, prima di tutto negli Stati Uniti, imponendosi e vincendo alcune delle principali manifestazioni artistiche dedicate alle Drag Queen. In barba a chi pensa che il Queening sia una prerogativa esclusiva degli uomini. Per citare un nome, neanche piccolo, Ana Matronic, leader degli Scissor Sisters, è stata la primissima donna a partecipare al Trannyshack Pageant di San Francisco, nel 2006. In Italia, eccezion fatta per il lavoro performativo e di divulgazione condotto da Eyes Wild Drag e a qualche sporadico corso per drag queen aperto anche alle donne, la sua performatività è ancora estremamente invisibile. Il termine Faux (falsa) Queen può essere esso stesso oggetto di controversie; perché definire "falsa" una performer che sale sul palco per interpretare l'estremizzazione e il camp del femminile? La performer e la sua performance sono autentiche, vere e degne di attenzione a tutti gli effetti. Ma è un termine che abbiamo deciso di prediligere perché in realtà il genere è sempre finto, costruito, rappresentato.
Eyes Wild Drag, gruppo di performer queer gender drag, da diversi anni lavora nella sperimentazione dei Generi, dei ruoli e dell'immaginario erotico, rappresentando la principale espressione drag condotta da tre donne in Italia. Hanno varie volte catturato l'attenzione dei media nazionali (Venerdì di Repubblica, Gioia, Il fatto quotidiano, I viaggi di Nina, Rai4, Mediaset, Sky, Radio Popolare) ed esteri (Curve Magazine e Broadway World – Usa). Attivist* queer, realizzano spettacoli, curano workshop ed eventi, ridisegnano un immaginario queer del femminile, sono le uniche promotrici italiane della figura della Faux Queen, producono GendErotica, festival internazionale di arte queer. Nel 2012 sono state impegnate in un tour mondiale che le ha portate dalla Svezia alla Croazia, dall'Italia alla Repubblica Ceca, fino a svariate tappe negli Stati Uniti.
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