ARTE E CREATIVITA'

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domenica, ottobre 18, 2009

Mostra di Guercino a Firenze

presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi


Barbieri Giovanni Francesco detto il Guercino (1591-1666).


Nativo di Cento, in Emilia, Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino, è senz’altro uno dei protagonisti più alti e fecondi nel panorama del disegno italiano del Seicento, con una produzione che per la vivacità inventiva e l’indubbia maestria tecnica si distingue da quella dei suoi contemporanei. Fin da subito lo straordinario vigore dei suoi fogli fu apprezzato dagli storiografi e i caratteri di «gustosa facilità» con cui si è sintetizzata efficacemente la produzione grafica del Guercino invitano a considerare come tale facilitas, la dote precipua dell’artista, non vada semplicemente percepita nella accezione di un dono naturale quanto piuttosto come talento, solo in parte connaturato, nell’esprimersi graficamente.
La raccolta del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi può vantare il possesso di un nucleo non comune di oltre settantacinque fogli del Guercino, di cui gran parte esposti in mostra, e molti dei quali sono frutto già del singolare intuito collezionistico del cardinale Leopoldo de’ Medici, che nell’arco di un quarto di secolo, dal 1650 al 1675, accumulò un’insuperata collezione di disegni antichi. L’occasione intende comunque anche dar conto delle ricerche più recenti e delle nuove attribuzioni, che vengono ad aggiungersi ai disegni meglio conosciuti, offrendo così al pubblico una visione completa dell’importanza del Barbieri come disegnatore.
La maggioranza dei fogli tratta studi di figura, preparatori per composizioni che riguardano l’intera carriera dell’artista, ma la collezione degli Uffizi è particolarmente ricca di opere grafiche eseguite all’inizio della sua attività, prima del suo importante soggiorno romano del 1621-1623, che rappresentò uno dei principali punti di svolta del percorso formativo del Guercino. Altre tipologie di disegni in mostra, tra cui paesaggi, caricature e soggetti di genere, restano invece di meno facile datazione potendo contare unicamente su elementi di stile.
Accanto ai disegni del maestro ne vengono esposti quasi altrettanti tra quelli dovuti agli artisti del suo studio, in primo luogo ai nipoti Benedetto (1633-1715) e Cesare Gennari (1637-1688), mentre in una sezione relativa ai Tardi seguaci, imitatori e copisti spiccano i nomi di Livio Mehus, Antonio Domenico Gabbiani, Giuseppe Maria Ficatelli (o Figatelli), Francesco Bartolozzi, nonché del misterioso “Falsario del Guercino”.

Dopo l’esposizione a Firenze, questa importante selezione di fogli guercineschi verrà trasferita dall’11 settembre al 22 novembre presso il Kunstmuseum di Berna.

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