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domenica, febbraio 22, 2009

Roma: i cento anni del manifesto futurista di Marinetti

da Affari Italiani

“Per alcuni giorni, a cavallo tra febbraio e marzo, Roma sarà una città futurista
”. E’ la promessa dell’assessore alla Cultura del comune di Roma, Umberto Croppi, fatta in occasione della presentazione di “Futuroma” la manifestazione organizzata per celebrare i cento anni del manifesto futurista di Marinetti. “Roma è stata la prima città della scena futurista, la città del secondo futurismo, quello più fecondo, sempre al centro di studi e riflessioni – spiega Gino Agnese, presidente della Quadriennale e studioso del movimento futurista – Pertanto è giusto che Roma dia questo tributo al Futurismo”.


Luigi Russolo, La rivolta, 1911, olio su tela / oli on canvas, 150,8 x 230,7 cm, Collection Gemeentemuseum Den Haag, The Hague, The Netherlands
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Un tributo che la capitale si appresta a dare con una quantità di eventi, 46 progetti che si suddividono in sette spettacoli teatrali; sei presentazioni di libri; cinque mostre; cinque convegni multimediali; quattro mise en èspace; due progetti di intelligenza artificiale; due seminari di studio; due happening urbani. Non solo. E’ previsto un collegamento con ‘Le Figaro’ a Parigi, un’opera video-sonora, un progetto di spettacolarizzazione urbana, un’opera di balletto, un concerto, un happening giovanile, una pellicola capolavoro restaurata, un film su Marinetti e una rassegna cinematografica. Ma soprattutto una serata completamente all’insegna del Futurismo.

Infatti, il 20 febbraio, giorno della pubblicazione del Manifesto di Marinetti su Le Figaro avvenuta nel 1999, la città cambia veste e i riflettori rimarranno accesi fino a tardi. Le mostre rimarranno aperte fino all’una di notte; l’antico Tempio di Adriano, in Piazza di Pietra, si trasformerà nel Perfoming Media Point, un ambiente interattivo dove poter navigare nel geoblog attraverso le mappature dei luoghi della memoria futurista a Roma. A Piazza Colonna è prevista la spettacolare performance di Pittura estrema che dipingerà una grande tela posta sulla facciata di Palazzo Wedekind, sede del quotidiano Il Tempo. Piazza Venezia e Piazza del Popolo invece, saranno collegate dalla luce grazie al progetto ‘Nuove Iridescenze’.

Sempre per il settore tecnologico, ideato da Giordano Bruno Guerri, Futural consentirà di ricevere audio-video sul futurismo presso vari ‘totem’ dotati di apposito software stimolati da interrogazioni vocali. “Intendiamo utilizzare questa occasione – afferma Croppi - per sperimentare nuove tecnologie e utilizzare in seguito per la fruizione della cultura”. Ma questa è solo una piccola parte dei numerosi eventi, alcuni dei quali organizzati con la collaborazione dell’Aeronautica militare che quest’anno festeggia il primo volo aereo avvenuto dall’aeroporto di Centocelle, e del ministero degli Esteri che porterà alcune iniziative all’estero, presso gli istituti italiani di Cultura.

Tra questi la mostra organizzata dal critico e storico dell’arte Achille Bonito Oliva che ripercorre la storia del movimento con la riproposizione di cento manifesti attraverso i quali “si rintraccia la rilevanza che il futurismo dà alla comunicazione – sottolinea Bonito Oliva – Un valore aggiunto che fa della comunicazione un plusvalore. Cento manifesti che danno l’idea di un artista molto nervoso – aggiunge il critico d’arte – ma anche molto geniale”. Tra le numerose iniziative anche uno sguardo al cinema con la rassegna cinematografica in programma al nuovo cinema Aquila. E tante presentazioni di libri tra cui ‘Futuriste italiane nelle arti visive’. Concluderà la serata del 20 febbraio un cocktail futurista e un collegamento con Le Figaro.

Ma le celebrazioni continueranno anche dopo questa storica data. Sono previste infatti, quattro notti di jazz ispirate alla musica e alla cultura futuriste e ancora musica, arte, cinema, dibattiti e convegni attraverso il coinvolgimento di grandi istituzioni come ad esempio il Teatro dell’Opera dove è in programma, dal 7 al 10 maggio, lo spettacolo ‘Il Futurismo the bad boys of piano’. La poesia futurista è invece riproposta da uno spettacolo di Maurizio Costanzo ed Enrico Vaime: “Il poeta straniero, ovvero Straniero Ugo”, al teatro Brancaccio il 18 e il 19 aprile. “Arriviamo a questo avvenimento con un po’ di ritardo a causa del fatto che abbiamo avuto pochi mesi per programmare la cultura nel comune di Roma – spiega Umberto Croppi, assessore alla cultura del comune di Roma – Il programma che abbiamo realizzato è fitto ma alcune iniziative avrebbero meritato più attenzione”.

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