ARTE E CREATIVITA'

il gioco della mente e del corpo con la materia
per costruire
forme sempre nuove
e messaggi sempre diversi
per imparare
l'arte di vivere

lunedì, maggio 05, 2008

Liberi amori possibili

MILANO
Dal giorno 02/05/2008 al giorno 17/05/2008

Seconda rassegna di Teatro sulle Diversità
8 spettacoli per € 70 : più del 50% di sconto!!


2, 3 maggio : Margherita Film srl
SEMPRE COSÌ CARINE
regia di Giancarlo Nanni
con Sabrina Venezia e Alessandra Roca

4,5 maggio : Teatrozeta
TURBAMENTI NOTTURNI
regia di Riccardo Reim
con Manuele Morgese

6,7 maggio : Teatro della Centena
TU AMORE MIO NON MI RICONOSCERAI
da Gli Svergognati di Delia Vaccarello
di e con Maurizio Argan

8, 9 maggio : Tedacà
MATRIMONI DIVERSI
regia di Simone Schinocca
con Valentina Aicardi, Silvia Freda,
Mirko Martina, Simone Schinocca

10, 11 maggio : La Perla del Tigullio Teatro
MI PRESTI LA CRAVATTA?
regia di Fabrizio Lo Presti
con Fabrizio Lo Presti e Viola Villa

12, 13 maggio : Tecnologia Filosofica
COMUNI MARZIANI
spettacolo di teatrodanza di Stefano Botti e Aldo Torta

14, 15 maggio : Beat 72
VESTITO PIACCIO, NUDO CONVINCO
regia di Flavio Mazzini
con Stefano De Santis e Riccardo Bergo

16, 17 maggio : Tri-boo
LA NUOVA TONACA DI DIO
regia di Michele Panella
con Alessandro Baldinotti

Teatro Libero
via Savona, 10 - Milano
tel.02.8323182
cel.335.5322763
milano@teatripossibili.org
www.teatrolibero.it
www.teatripossibili.it

1 commento:

AMg ha detto...

Da
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2008/04_Aprile/30/sgarbi
_beffa.shtml

Una delibera con il trucco per la rassegna «Liberi amori possibili»
Sgarbi beffa il Comune, «sì» al teatro gay
Per ottenere il patrocinio, l'assessore alla Cultura ha fatto sparire dal
titolo la parola «omosessuale». Vendetta per Vade Retro

Diciamo che è la vendetta postuma per la censura a Vade Retro. E diciamo
anche l'uomo non si è mai tirato indietro di fronte alle provocazioni. Ma lo
scherzetto giocato da Vittorio Sgarbi ai suoi colleghi di giunta non passerà
certamente inosservato.
Per far passare in giunta il patrocinio del Comune a una rassegna di teatro
gay ha fatto sparire dal titolo della delibera la parola omosessuale. Così,
dal provvisorio «teatro omosessuale» si è trasformato in «Liberi amori
possibili». «E non c'è stato neanche bisogno della mia presenza in giunta ‹
attacca il critico d'arte ‹ la delibera è stata votata dai miei ignari
colleghi il 18 aprile». Ma se i colleghi assessori di Sgarbi preferiscono
glissare, la comunità gay di Milano non ci sta.
Plaude Sgarbi per aver dimostrato che il re è nudo, ma attacca Palazzo
Marino: «Che vergogna la giunta Moratti ‹ attacca Aurelio Mancuso,
presidente di Arcigay ‹. Resta il nostro indignato stupore di dover
apprendere, che come accadeva nei periodi bui della storia, le parole gay e
omosessualità non si possono nemmeno nominare!». Mancuso ricorda tutti i
«precedenti»: il mancato patrocinio al Festival del cinema, il mancato
sostegno al Pride e la censura alla mostra Vade Retro.
«Ecco la nuova trovata della compagine guidata da suor Letizia Moratti:
patrocinio sì, ma niente riferimenti espliciti all'omosessualità. Questo
sindaco e la sua maggioranza pensano che Milano debba essere trasformata in
un grande monastero, dove l'allegria, la pluralità delle culture, delle
espressioni artistiche non si debbano esprimere». Se ne rammarica un po'
Sgarbi, perché a suo dire, il trucchetto usato per far passare la delibera
doveva servire a evitare nuovi scontri: «Insistere sulla definizione di
teatro gay significava cercare lo scontro» insiste Sgarbi, spiegando che per
lui, invece, «tutto è normale, anche la diversità». «E speriamo che anche la
Giunta capisca che l'omosessualità è normalità».
Maurizio Giannattasio
30 aprile 2008



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