ARTE E CREATIVITA'

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giovedì, ottobre 17, 2024

inaugurazione mostra d’arte AD HOC - QUADRO ALTERNATIVO ALLA REIFICAZIONE DEL CONTEMPORANEO

 AD HOC

QUADRO ALTERNATIVO ALLA REIFICAZIONE DEL CONTEMPORANEO

SABATO 19 OTTOBRE ORE 17,30


CENTRO D’ARTE E CULTURA “PIERO MONTANA”

BAGHERIA


In occasione della presentazione da parte del professore Tomaso Romano del libro di Piero Montana "dall’Inespressionismo all’Arte bionica- Appunti di una visione ateologica dell’arte contemporanea”, nei locali del Centro d’Arte e Cultura “Piero Montana”, siti in via Bernardo Mattarella n 64 a Bagheria (PA), sarà pure presentata la mostra “Ad hoc-Quadro alternativo alla reificazione del contemporaneo”. 

Gli artisti espositori sono i seguenti: Nuccio Squillaci-Lillo Giuliana- Mario Liga, Giovanni Castiglia, Cinzia Farina, Marco Danese, Chicco Carrega, Filly Cusenza.

L’autore del libro, che è anche un gallerista ed un critico d’arte, con questa mostra intende offrire un’alternativa alle operazioni “artistiche” nell’ambito del desolante quadro generale proposto dalle ultime tendenze dell’arte contemporanea: l’Inespressionismo e l’Art Post-Human, da cui deriva l’attuale arte bionica e post-antropocene.

Tendenze artistiche che sono state oggetto di critica assai negativa nel saggio sopradetto.

Contro la condanna a morte dell’arte operata dalla sua attuale reificazione ossia dalla sua riduzione ad oggetto anonimo e seriale ed ancora ad oggetto tecnologico, derivante dallo sviluppo di un pensiero tecnico-scientifico, che oggi giunge alle sue estreme e nefaste conseguenze con l’invadere financo lo spazio dell’arte, Montana con questo suo ultimo libro ma pure con questa mostra allestita “ad hoc” propone invece una sua possibile nonché reale alternativa vitale.

Le opere infatti di questa mostra materialmente hanno radici non nelle cose fredde ed inanimate ma nella terra, unica e vera fonte di vita.

Una vita che prende corpo e si sviluppa nell’utero della donna ed è nutrita dal suo seno.

Una vita destinata a veleggiare nel mare aperto, ora tranquillo ora inquieto, dell’esistenza. Una vita dunque esistenzialmente illuminata da squarci di luce nel buio profondo che l’avvolge ma soprattutto illuminata dalla parola inaugurale ed incontaminata, che riposa nel grembo dell’Essere.


CENTRO D’ARTE E CULTURA “PIERO MONTANA”

CELL. 3886416109






martedì, ottobre 08, 2024

LA STORIA DI CAMILLE CLAUDEL, SCULTRICE


UNA TRISTE STORIA, MA MERITEVOLE DI ESSERE CONOSCIUTA.


  Camille Claudel (1864 - 1943) fu la musa e l’amante dello scultore e pittore francese Auguste Rodin (1840 - 1917), ma anche una scultrice straordinaria, rinchiusa in manicomio in quanto donna libera.     
  Di fatto Primogenita, perché il primogenito maschio era morto, dopo di lei nasceranno Louise, la preferita della madre, e Paul, lo scrittore.
  
   Non è una famiglia felice, lo stesso Paul scriverà che tutti litigavano con tutti e racconterà della madre     anaffettiva, che non li prendeva mai in braccio.
   Il padre, esattore delle tasse, rigido e conservatore, approva e sostiene le aspirazioni artistiche dei figli.
   Per questo la famiglia si sposta a Parigi, dove Camille e Paul possono frequentare scuole di qualità.
   Era difficile per una donna del tempo essere un artista, perlopiù scultrice.
   Le donne spesso non avevano accesso al nudo, non venivano quasi mai premiate nei Salon e nelle esposizioni e non erano accettate negli Atelier.
  Non potevano indossare pantaloni o abiti comodi ed è facile immaginare con quanta difficoltà dovessero destreggiarsi tra marmi e gessi con quelle ampie gonne.
  Camille incontra Rodin nel 1884: ne diventa la musa, la modella e l'amante, tra loro vi è una profonda comprensione artistica.
. Fu una relazione travolgente ma anche tormentata dai pregiudizi della società e dal rifiuto della famiglia di Camille che disapprovava la sua relazione con Rodin.
   Molti lavori di Rodin furono realizzati a quattro mani con Camille, ma mentre Rodin riceveva gli onori,   Camille viveva all'ombra, accettando di condividerlo con un’altra donna, dalla quale aveva avuto un figlio
   Alla fine Camille interrompe la sua relazione con lo scultore, fu allora che la madre di Camille, che aveva vergogna del comportamento della figlia, decise di farla rinchiudere in manicomio.
  Non ne uscirà mai più: inutili i tentativi di far capire che non è pazza, questa donna brillante e geniale resterà segregata per oltre trent’anni in una misera stanzetta.

  Scriveva al fratello.... . “Mi si rimprovera di aver vissuto da sola, di avere dei gatti in casa, di soffrire di manie di persecuzione! È sulla base di queste accuse che sono incarcerata come una criminale, privata della libertà, del cibo, del fuoco. Da cosa deriva tanta ferocia umana?
  Recentemente le sue cartelle cliniche sono state rese pubbliche :sono piuttosto monotone sullo stato mentale, tuttavia i medici che si sono avvicendati nella direzione del manicomio, sono concordi nell'affermare che non è una paziente pericolosa per sé e per gli altri e che tornare in famiglia potrebbe solo aiutarla.
   La madre si rifiuterà sempre di riprenderla in casa, né Paul farà mai qualcosa in tal senso.

  Alla fine, dimenticata da tutti, si spegne nel 1943, dopo trent’anni di prigionia.
  Il suo corpo viene seppellito in una fossa comune, senza che nessun membro della sua famiglia presenzi al suo funerale.
 Le sue opere vengono esposte accanto a quelle di Rodin.

  Il 26 marzo 2017 si è svolta l'inaugurazione del primo museo dedicato a Camille Claudel a Nogent -sur-Seine, luogo dove ha trascorso la sua adolescenza.
Si tratta di un ampliamento del museo creato nel 1902 dagli scultori Paul Dubois ( 1829-1905) e Alfred Bouxher ( 1850- 1934)


        da Artenauta - post di Vincenzo Iorio

martedì, maggio 28, 2024

Festival Città Foresta - Le Cosmicomiche - 2024

 

ESTATE ROMANA
Festival Città Foresta - Le Cosmicomiche


17 giugno - 27 settembre 2024
Corviale, Labaro, Trullo, Laurentino 
e Tufello

 

Museo delle arti

 



17 giugno - 27 settembre 2024
Corviale, Labaro, Trullo, Laurentino 
e Tufello

I laboratori sono gratuiti con prenotazione obbligatoria
 
Cari amici e amiche,
siamo felici di annunciare il ritorno del Festival Città Foresta, giunto alla sua terza edizione! Dal 17 giugno al 27 settembreRoma sarà il palcoscenico di questa straordinaria iniziativa, ideata da Benedetta Carpi De Resmini e curata da Latitudo Art Projects.

Per 16 giornate, cinque quartieri romani – CorvialeLabaroTrulloLaurentino e Tufello – si animeranno con laboratori artistici itineranti di arte partecipata. Questo festival unico mira a creare una nuova narrazione ambientale e a sensibilizzare sull'importanza delle aree verdi nelle nostre comunità urbane. Città Foresta - Le Cosmicomiche trasformerà la città in uno spazio di connessione tra umanità e natura, offrendo un'esperienza coinvolgente e gratuita per tutti.

Durante il festival saranno con noi gli artisti:

  • Filippo Riniolo con Riciclo Comico | Laboratorio di riciclo
  • Jacopo Natoli e Danilo Innocenti con Giro Comico | Laboratorio di disegno collettivo
  • John Cascone con Suoni Comici | Laboratorio sonoro
  • Gaia Scaramella con Bellimbusta Comici | Laboratorio di marionette
  • Isabella Mancioli e Luis Do Rosario con Foto Comiche | Laboratorio di fotografia
  • URKA con Poster Comici | Laboratorio di Poster Art
e le associazioni:
  • VIVIAMOLAq con Luoghi Comici | Laboratori di immaginazione urbana
  • Pontedincontro con Radio Comica | Laboratorio radiofonico.

 


I primi incontri si terranno dal 17 al 19 giugno dalle ore 16:30 alle 19:30 nel quartiere Corviale.

L'evento finale si terrà venerdì 27 settembre alla Biblioteca Laurentina dalle ore 18:00 alle ore 21:00.

Il progetto è vincitore dell'Avviso Pubblico biennale "Estate Romana 2023-2024" di Roma Capitale