... ovvero come tanti italiani, sfollati dalle città e dalle campagne del sud per i bombardamenti, "immigrati" a Roma, si costruirono dei paesi di baracche fatte con materiali di fortuna nelle quali molti rimasero per trenta/quaranta anni ...
Intanto molti di loro trovavano lavoro nei tanti cantieri edili della nuova città dei palazzoni delle periferie e altri campavano di espedienti e clientelismo, ma ne arrivavano sempre di nuovi e anche se le nuove case erano in gran parte per loro, tanti assegnatari se le affittarono o se le vendettero, rimanendo ad abitare nei Borghetti, che sorti intorno le aree abbandonate intorno alle strade consolari, hanno circondato la Città fino addirittura agli anni novanta, alla faccia di qualunque piano regolatore.
Molti cineasti neorealisti vi trovarono storie e personaggi da raccontare con pittoreschi ambienti e paesaggi come scenografie.
Pasolini ne rappresentò in Accattone il complesso intreccio di relazioni e di rapporti della gente che popolava il Borghetto Latino, la varia umanità sempre in bilico tra l'illegalità e il bisogno di affermazione, tra la povertà più nera e la ricchezza improvvisa, quasi sempre mal guadagnata e perciò subito .
AMg
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| Le proteste per la casa dei baraccati del Borghetto Latino anni '70 |
2 - questioni di oggi periferia le borgate di Roma 1960 - seconda parte
3 - questioni di oggi periferia le borgate di Roma 1960 - terza parte
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