ARTE E CREATIVITA'

il gioco della mente e del corpo con la materia
per costruire
forme sempre nuove
e messaggi sempre diversi
per imparare
l'arte di vivere

sabato, aprile 17, 2010

LUCIANO DAMIANI: ASTRAZIONI GEOMETRICHE OLTRE LA SCENA - Giornate Internazionali della Scenografia Contemporanea

Lunedì 19 Aprile presso
CASA DELL'ARCHITETTURA
PIAZZA MANFREDO FANTI, 47 - ROMA
Sala grande ore 18.00
Tributo a Luciano Damiani

Luciano Damiani architetto dell'effimero, costruttore di teatri, e la
scommessa dell'impossibile.
Intervengono: Carla Ceravolo (Scenografa, Direttore artistico del
Teatro di Documenti); Sibylle Ulsamer (Costumista); Anna Ceravolo
(Autrice); Amalia Milana (Operatrice teatrale); Giancarlo Rosa
(Ordinario della 1° Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni"
Università "La Sapienza" di Roma); Daniele Paolin (Scenografo e
docente "nuove tecnologie per lo spettacolo"Accademia di Brera).

ALLA SCOPERTA
DI UN ARTISTA E DI UN TEATRO

Mostra al Teatro di Documenti di Roma 19 aprile – 2 maggio 2010

Apre a Roma Astrazioni Geometriche la mostra che ripercorre i
sessant'anni di teatro di Luciano Damiani, uno tra i massimi artisti
della scena teatrale di tutti i tempi.
Realizzata dall'Associazione Amici del Teatro di Documenti e curata da
Carla Ceravolo, la mostra presenta numerose opere: bozzetti, costumi,
documenti e fotografie degli spettacoli che hanno fatto la storia del
teatro a partire dal dopoguerra. Ma, soprattutto, cornice della mostra
è lo splendido Teatro di Documenti ideato e materialmente costruito da
Damiani con lo scopo di dare forma concreta e testimonianza perenne
della sua personalissima e geniale concezione del teatro.
Luciano Damiani, nato a Bologna nel 1923 e scomparso a Roma nel 2007,
ha creato le scene e i costumi degli spettacoli più significativi del
recente passato collaborando con i più grandi registi italiani e
stranieri da Luca Ronconi a Roger Planchon, da Sandro Bolchi a
Giorgio Strehler con il quale ha dato vita all'epoca d'oro del Piccolo
Teatro di Milano (basti citare alcuni titoli: Il giardino dei ciliegi,
La Tempesta, El nost Milan, Le baruffe chiozzotte, Il campiello e gli
spettacoli che hanno fatto conoscere Brecht all'Italia). Regista
quindi egli stesso nei principali teatri di prosa e di opera d'Italia
e d'Europa, e contemporaneamente scenografo, costumista, drammaturgo,
egli diventa artefice assoluto dello spettacolo. Dagli anni Ottanta
intraprende la straordinaria esperienza del Teatro di Documenti che
diventa la sua fucina creativa, il luogo ideale che non esisteva prima
dove affrontare la ricerca che altrove era impossibile. Qui nascono
spettacoli di eccezionale portata innovativa che investe la scena, la
regia, il ruolo dell'attore, la parola.

La mostra documenta l'evoluzione artistica di Damiani che viene da lui
stesso spiegata nella sintesi teorica delle Astrazioni geometriche che
intitolano il progetto espositivo: dal passaggio dalla scenografia
"dipinta" e verista ancora in voga negli anni 50 e che Damiani è il
primo a superare introducendo l'idea della scenografia "strutturata",
alle fasi creative che egli attraversa guidato dalle sue progressive
scoperte dalla forte base empirica e che tanto si rifanno a innate
intuizioni in tema di teoria delle percezioni e psicologia della
forma. La mostra rappresenta una rara occasione per conoscere il
portato rivoluzionario dell'opera di Damiani e per ammirarne tutta la
potenza artistica.

La mostra si inserisce nelle manifestazioni del Festival
Internazionale delle Arti Sceniche.

Inaugurazione: lunedì 19 aprile ore 21.00
Ingresso libero con sottoscrizione tessera associativa 2 €

Mattino per le scuole su appuntamento con visita guidata,

Pomeriggio ore 15-19, visita guidata ore 19,00 su appuntamento - tel
06.5744034 – 338.3663891

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