ARTE E CREATIVITA'

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domenica, ottobre 26, 2008

"4 maggio 1998 - Strage in Vaticano"

Il 22 ottobre al Teatro di Documenti in via N. Zabaglia 42 (Testaccio) Roma, prima rappresentazione di "4 maggio 1998 - Strage in Vaticano" . Regia di Paolo Orlandelli.

Nel cuore del monte Testaccio, in uno spazio scenico spoglio ed essenziale il pubblico viene catturato dalle sole parole degli attori, che animano la tragedia, da quelle proiettate a mò di didascalia e qualche suono, lasciando tutto lo spazio d'attenzione al vissuto/ racconto degli eventi.

Adattamento teatrale del saggio di Fabio Croce "Delitto in Vaticano: la verità. Cedric Tornay martire della Chiesa cattolica"(*), a dieci anni dall'accaduto torna a inquietarci e al contempo affascinarci.
Non uno spettacolo ludico, sicuramente, ma un lungo momento di attenzione critica, necessaria, anzi indispensabile, sul caso della misteriosa morte delle Guardie Svizzere Estermann e Tornay avvenuta in Vaticano10 anni fa.
La misteriosità dei moventi e degli stessi fatti della tragedia torna ad affascinarci come un giallo: una storia criminale, dove non si riesce altro che a intuire chi è l'assassino e chi è la vittima, in cui il colpevole è anche la vittima e il movente addotto è talmente ovvio da essere in-credibile.
Ci ripropone drammaticamente l'inquietudine di quei pochi giorni di dieci anni fa, in cui attraverso le cronache e i comunicati ufficiali dello "Stato nello Stato" per un attimo ci si è lasciato balenare davanti agli occhi il cinismo di un potere così assoluto e sovrano da pretendere di imporre la verità di suo comodo contro qualunque evidenza e sopra ogni dovere di giustizia .
E attira l'attenzione dello spettatore, lo prende e lo costringe a ragionare, sulla protervia di un potere assoluto che cinicamente falsifica, omette, plasma, mistifica la vita e la morte delle persone che gli si affidano, che con la connivenza dei suoi schiavi può così continuare indisturbato ad allungare i suoi intrighi e i suoi disegni assolutamente immorali intorno alle nostre povere vite quotidiane, a suo comodo.
Dieci anni dopo i fatti nulla è emerso, di diverso da quella verità che ci è stata propinata, imposta per decreto divino, nè emergerà.
Ma il dubbio non può essere rimosso come un cadavere scomodo.
Eccellente la regia e l'interpretazione degli attori, premiati dal pubblico, come l'autore, con molti lunghi applausi.
Si replica fino al 1 novembre
Alba Montori

(*) "Delitto in Vaticano: la verità. Cedric Tornay martire della Chiesa cattolica"
Autore/ Editore Fabio Croce Data pubblicazione: 1999

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