ARTE E CREATIVITA'

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martedì, febbraio 26, 2008

perché non vogliono essere trattati da statue di gesso

in lotta modelli e modelle viventi.


Il 12 luglio 2007 si è tenuto a Firenze un primo incontro fra una rappresentanza dei cosiddetti «modelli viventi» (su dizione burocratica ministeriale: per distinguerli dalle statue di gesso!), che svolgono un ruolo essenziale per l’insegnamento di disegno, pittura e scultura nelle Accademie di Belle Arti e nei Licei Artistici, e i rappresentanti della Federazione RdB-CUB – unico sindacato che ha veramente assunto e fatta propria la necessità di affrontare e risolvere la situazione dei modelli, nel quadro complessivo di lotta contro il precariato.


In quell’occasione fu deciso di avviare la formazione del Coordinamento nazionale dei modelli, che attualmente subiscono le piú svariate forme contrattuali precarie: dai tempi determinati annuali alle diverse tipologie di prestazione d’opera, privi di tutele e di diritti, non di rado in condizioni igieniche quantomeno discutibili, al freddo, e senza che manchino prevaricazioni e ricatti.


Dopo che, il 18 luglio 2007, le RdB-CUB hanno presentato un «promemoria» sulla “questione” al ministro per l’università (a cui sono connesse le Accademie), Mussi, il 22 settembre 2007 è stato costituito il Coordinamento nazionale modelli, in una seconda riunione, tenuta sempre a Firenze, presso la sede delle RdB-CUB.

I rappresentanti del Coordinamento hanno partecipato e sono intervenuti nell’assemblea nazionale dei precari indetta da questo sindacato il 12 ottobre 2007 a Roma.


Di fronte al perdurante silenzio dei ministeri (Università e Scuola), le RdB-CUB, in accordo con il Coordinamento nazionale modelli, hanno fatto circolare una lettera di denuncia della situazione dei modelli, che peraltro si connette alla condizione critica in cui si trovano gli studi e gli insegnamenti artistici in tante Accademie e Licei, e che pone la richiesta di piena stabilizzazione di questi lavoratori e di queste mansioni nel riconoscimento della professionalità e della dignità dei modelli, nel quadro di salvaguardia del sapere artistico presente e quindi di apertura fondata su vere basi alla creazione artistica – e la lettera è stata sottoscritta non solo dai modelli, ma anche da tanti docenti di pittura, scultura, disegno, grafica, anatomia artistica, storia dell’arte, plastica ornamentale, delle Accademie del paese.

Tale lettera mette in evidenza la necessità dei modelli anche per alcuni insegnamenti, in particolare le anatomie, ai quali la legge non ha ancora riconosciuto quest’uso, sebbene sia in atto da sempre.

Subito dopo le RdB-CUB, sempre in accordo con il Coordinamento nazionale modelli, hanno indetto lo sciopero del 17 gennaio 2008. Era da tanto che i «modelli viventi» – soprattutto modelle, perché questi lavoratori sono in massima parte donne, anche se non mancano degli uomini – non scendevano in sciopero per affrontare i problemi annosi e irrisolti, e anzi aggravati, della categoria.

Lo sciopero è stato accompagnato dalla manifestazione di fronte alla «Sapienza», pur nella situazione di tensione determinatasi all’Università di Roma, in occasione della visita annunciata e poi ritirata del Papa.


Lo sciopero e la manifestazione – quest’ultima incentrata su una pur rapida, e in condizioni avverse (pioggia battente, mancanza di spazio), dimostrazione del lavoro del «modello vivente», che ha visto le modelle interpretare pose dell’arte classica – hanno avuto vasta eco su stampa e tv, sia a livello nazionale che internazionale (giungendo negli Usa, in Gran Bretagna, in Russia), e hanno portato all’incontro tenuto al ministero per l’università, dai rappresentati delle RdB-CUB e del Coordinamento nazionale modelli, con il sottosegretario Dalla Chiesa e il direttore generale Civello, il 30 gennaio 2008.


Purtroppo per la conduzione della trattativa, l’incontro è avvenuto a governo ormai caduto e quindi con un sottosegretario dimissionario, e tuttavia ricevendo ampie assicurazioni sulla volontà di stabilizzazione e di riconoscimento della figura professionale, nel quadro del mantenimento del sapere artistico consolidato, delle “Belle Arti”, sebbene all’interno del nuovo spirito della riforma e della ristrutturazione delle Accademie.


Ovviamente, la vertenza non è affatto conclusa, ma al contrario va ancora portata avanti, e dovrà essere fatto in tutti i modi possibili, sia per tradursi in concrete decisioni pratiche nelle Accademie, sia per investire anche il ministero della scuola (a cui fanno capo i Licei artistici) perché siano adottate anche in questi le stesse misure.


Per contattare il sindacato RdB-CUB: Carmela Bonvino, indirizzo di posta elettronica: c.bonvino@rdbcub.it



http://artenamir.interfree.it

POI CLICCA SU MODELLE IN LOTTA - buona visione e lettura.


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