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mercoledì, gennaio 16, 2008

parco archeologico di Capo Colonna: MOSAICO D'ETA' ROMANA

Lunedì, 04 agosto
ARCHEOLOGIA, RITROVATO A CROTONE MOSAICO D'ETA' ROMANA

Un prezioso mosaico romano d'eta' tardo-repubblicana, con iscrizioni, motivi geometrici e figure di delfini, e' stato rinvenuto nel costruendo parco archeologico di Capo Colonna, a pochi chilometri da Crotone. La scoperta, che risale alla fine di luglio, e' stata resa nota questa mattina


Crotone, 4 ago. (Adnkronos) - Un prezioso mosaico romano d'eta' tardo-repubblicana, con iscrizioni, motivi geometrici e figure di delfini, e' stato rinvenuto nel costruendo parco archeologico di Capo Colonna, a pochi chilometri da Crotone. La scoperta, che risale alla fine di luglio, e' stata resa nota questa mattina dalla Soprintendenza archeologica della Calabria.

Il mosaico e' affiorato all'interno di un impianto termale (balneum) che un team di archeologi guidato dal funzionario di zona, Roberto Spadea, ha riportato di recente alla luce sul promontorio di Capo Colonna, grazie ad una campagna di scavi avviata con i fondi del Piano nazionale dell'archeologia ed il cui obiettivo principale era appunto quello di trovare il mosaico, del quale aveva lasciato memoria nei suoi appunti il celebre archeologo trentino Paolo Orsi, all'inizio dei primi anni del secolo scorso.

Orsi, all'epoca soprintendente archeologo per la Calabria e la Sicilia, durante una campagna di scavi a Capo Colonna aveva infatti rinvenuto e poi di nuovo sotterrato il mosaico, per paura che venisse trafugato, lasciandone tuttavia memoria, con allegato un disegno realizzato di suo pugno, nel diario di scavo che venne pubblicato nel 1911 come supplemento al bollettino 'Notizie di scavi'.

Ed e' proprio seguendo questo documento che la Soprintendenza è arrivata al mosaico dopo averle dato la caccia per oltre 20 anni, tra lo scetticismo di quanti sostenevano che il reperto era stato trafugato da un pezzo dai tombaroli. L'iscrizione del mosaico, che misura 4 metri per 3 e si trova a circa un metro da piano di calpestio, ricorda la costruzione dell'impianto termale romano all¹interno del quale e' stato rinvenuto, ad opera di magistrati appartenenti al collegio dei duoviri quinquennali.

Il reperto dovrebbe essere traslato nel nuovo museo archeologico di Capo Colonna, ma non prima di aver valutato attentamente le conseguenze che potrebbero derivare dallo strappo dal terreno, visto che le sue condizioni, ancorché integro, non vengono giudicate delle migliori.

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